E’ protagonista di molte vicissitudini, il ponte sullo stretto è realtà o leggenda? Eppure il passato parla e detta i suoi miti.
È l’impresa più ardua di cui si fantastica da tempo. Il ponte sullo stretto tra Calabria e Sicilia vanta innumerevoli tentativi di essere portato a compimento. Una realtà difficile visto che il mondo è in continua espansione. Eppure c’è chi ci ha già pensato senza troppi convenevoli.
Bisogna fare un bel passo indietro e arrivare prima della venuta di Cristo. La penisola italiana era oggetto di conquiste e saccheggi. Roma capitale era il centro del mondo. Nel 250 avanti Cristo imperversavano le guerre puniche. Continue battaglie con battute anche in Sicilia.
Qui arrivò Asdrubale con un esercito militare di cui facevano parte anche 140 elefanti usati come una specie di carri armati. Il condottiero rimane sconfitto lasciando gli animali alla mercé del nemico. Lucio Cecilio Metello vittorioso e pieno di orgoglio decise di portare il bottino superstite fino a Roma.
Falsi miti e progetti odierni: il ponte sullo stretto appartiene ad un’utopia?
Il trasporto dei pachidermi si rivelava difficile vista che c’era lo stretto di mare da attraversare. Ma si optò per una rapida soluzione.
Racconta Strabone: “(Lucio Cecilio Metello) radunate a Messina un gran numero di botti vuote, le ha fatte disporre in linea sul mare legate a due a due in maniera che non potessero toccarsi o urtarsi. Sulle botti formò un passaggio di tavole coperte da terra e da altre materie e fissò parapetti di legno ai lati affinché gli elefanti non avessero a cascare in mare”.
Successivamente il ponte provvisorio fu lasciato allo sbando e le mareggiate lo inghiottirono. Non siamo a conoscenza se il racconto fa parte di una realtà o di una leggenda. Si hanno testimonianze che ancor prima gli Assiri e i greci tentarono di collegare le due sponde contrarie.
Oggi la sua edificazione è oggetto di discussione in Parlamento. All’ordine del Governo c’è la possibilità di costituire un tunnel sotterraneo per non disturbare lo scenario geografico. Onorevoli ingegneri hanno dichiarato che il tratto di mare è attraversato da forti correnti.
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Il che fa presupporre che non potrebbe mai far sostenere la realizzazione di un vero e proprio ponte. Negli anni 90 ormai era quasi un dato certo che il collegamento era pronto ma tutto scemò. Oggi un autorevole politico ancora mette in campo la possibilità di costruire il ponte sullo stretto.