Si chiama Eitan il bambino sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone e rimasto orfano, ora il nonno materno non potrà più vederlo.
Il 23 maggio 2021 si è consumata una delle tragedie più sconvolgenti degli ultimi anni. Un gruppo di 15 persone si trovava a bordo di una cabina della funivia Stresa-Alpino-Mottarone (in Piemonte), quando una delle funi di trazione di quest’ultima ha ceduto. La cabina è poi scivolata ad alta velocità verso uno dei pilastri della struttura, per poi finire in rovinosa caduta e conseguente schianto da un’altezza di circa venti metri. In quell’occasione le operazioni di soccorso sono state rese difficili dal fatto che la cabina si è schiantata in una zona boschiva, difficile da raggiungere.
In quell’occasione hanno perso la vita 14 persone e solo un bambino è sopravvissuto, pur riportando gravi ferite. Eitan Biran, che all’epoca aveva cinque anni, si è salvato grazie al sacrificio di suo papà, ma è rimasto orfano nell’incidente. Al suo ritorno a casa Eitan è stato poi affidato alla famiglia paterna. Ma di lì a pochi mesi il nonno materno ne ha orchestrato il rapimento e lo ha portato con sé in Israele.
Arrestato e rilasciato dopo 3 ore il nonno materno di Eitan Biran
Per questo su Shmuel Peleg, nonno materno del bambino, pendeva un mandato di cattura emesso ormai un anno fa. Cioè quando con l’aiuto di un complice è riuscito a rapire il nipote e a portarlo il Israele con un volo privato partito da Lugano.
L’uomo è stato appena arrestato all’aeroporto di Malpensa, dove la polizia lo ha trattenuto per tre ore, prima di ascoltarlo in interrogatorio sotto l’intervento del GIP di Pavia.
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L’arresto si è poi immediatamente tramutato in divieto di dimora a Milano, Varese e Pavia, dove il bambino vive ora con gli zii paterni e i cuginetti. A Shmuel Peleg hanno inoltre imposto il divieto di avvicinarsi al nipote. L’uomo a breve tornerà a Tel Aviv, in Israele, paese di cui è originario.