Un reperto datato sconosciuto finora. La “Via delle Gallie” oggetto degli approfondimenti dei ricercatori universitari.
l’Italia è davvero un teatro a cielo aperto. La bellissima penisola è stata assoggettata da molte civiltà che hanno voluto vivere la loro esistenza proprio in questa terra. Da nord a sud lo stivale è stato marciato e cavalcato dai dominatori Etruschi, greco romani e scandinavi.
Grazie alla sua forma era un centro marittimo e culturale. L’archeologia è sempre in fermento con le campagne di scavi. Le scoperte che portano alla luce hanno una datazione incredibile. Alcune di questi ritrovamenti portano l’impronta di popoli vissuti prima della venuta del Cristo.
Oggi il sito su cui ci soffermiamo è a Costigliole Saluzzo. Il comune si trova in provincia di Cuneo. Il piccolo centro cittadino ha avuto l’onore di ricevere l’attenzione dei ricercatori fin dal 2003. Il borgo piemontese presentava dei reperti di mura e costruzioni di epoca romana.
Una civiltà alla luce grazie alla “Via delle Gallie” un reperto raro e ineguagliabile.
La decisione è stata quella di concentrarsi sul sito con la speranza che emergesse una traccia del passato. Quello che è venuto fuori è incredibile. Un vero insediamento sorto nel III secolo dopo Cristo. Il sito portato alla luce parla di una località che comprendeva una villa rustica articolata in vari edifici.
Visualizza questo post su Instagram
L’estensione è quasi 9000 m². Il caseggiato enorme era diviso in vari locali destinati alla raccolta allo stoccaggio e alla lavorazione dei cereali frutta e vino. Una scoperta che ha strabiliato gli abitanti del luogo e gli archeologi. Orme di un trascorso che richiama l’attualità.
Gli scavi hanno potuto esistere grazie all’impegno dell’università di Torino che ha impiegato molti studenti nella lavorazione. Un progetto che ancora continua sotto i cieli piemontesi. Il direttore del sito è entusiasta e aggiunge di proprio pugno una dichiarazione:
LEGGI ANCHE–>Incredibile: esiste una medusa che ha il dono dell’immortalità
LEGGI ANCHE–>Meteo, sorpresa di fine estate, non è ancora finita con le perturbazioni anomale
«Queste evidenze ci inducono a credere che ci troviamo di fronte a qualcosa di più di un complesso rurale isolato, un insediamento abitativo più ampio ed articolato. L’ipotesi è confermata dalle strutture e dalla notevole quantità di materiale reperito nel corso degli scavi. Costigliole non finisce mai di stupire»