Proprio in questo periodo sembra che ci sia una zona precisa dello Stivale che sta subendo l’attacco di questo insetto.
Se proprio vogliamo dirla tutta, in precedenza, almeno due anni fa, si eragià parlato di qualcosa che aveva assolutamente fatto preoccupare numerosi frutticoltori italiani.
In passato, infatti, era stato notato che, in particolare, in Campania e in Lazio si stava spargendo in maniera abbastanza capillare una specie di insetti esotici considerati alquanto invasivi.
Ricordiamo, a tal proposito, quelle che vengono denominate con il nome di Drosophila suzukii e la nota cimice asiatica, conosciuta anche scientificamente come Halyomorpha halys.
Queste due, quindi, tempo fa, sono state colpevoli di grandi dispiaceri per la frutticoltura nostrana. La cimice, in particolare, anche se non è considerata precipuamente pericolosa per l’uomo, in realtà, è potenzialmente dannosa per le coltivazioni, dato che può rovinare addirittura interi raccolti.
Proprio per questo motivo, nel caso si riesca a riconoscerla, è bene non farla avvicinare ai nostri orti. Nella fattispecie, se ve lo state chiedendo, si presenta con una colorazione marroncina, è caratterizzata da delle bande scure e bianche, e, attenzione, è fortemente attratta da svariati alberi da frutto.
Tuttavia, in questo periodo, c’è anche un’altra minaccia decisamente temibile. Per la precisione, nella Regione Campania sembra che si sia diffusa facilmente quella che viene additata come Mosca orientale della frutta o, per meglio dire, la Bactrocera dorsalis.
L’invasione allarmante
Sembra che sia stata inoltre resa fondamentale una convocazione dell’unità di crisi fitosanitaria a causa proprio dei frequenti avvistamenti a Palma Campania, una località nei pressi di Napoli.
Ancora una volta, quindi, pare che anche questa specie non dovrebbe essere dannosa per gli esseri umani. Tuttavia, stando alle parole dell’assessore Caputo, sembra proprio che, al contrario, per il comparto ortofrutticolo sia un grosso pericolo.
Insomma, la Regione Campania, al momento, è particolarmente attenta a che non avvenga un insediamento della Mosca da frutta, poiché le conseguenze potrebbero essere a dir poco spiacevoli.
Così, chi di dovere, si sta muovendo per arginare il problema e per effettuare delle azioni il più possibili rapide per allontanare questo organismo decisamente nocivo per le cosiddette colture da reddito, come, per esempio, il melo, il pero, e altro ancora.
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Un’emergenza, quindi, che deve essere tempestivamente bloccata prima che le cose possano peggiorare e procurare delle gravi perdite a livello economico.