Una notizia dell’ultima ora che ha sconvolto il giornalismo. Il famoso redattore lascia un ultimo messaggio indecifrato.
È un lutto molto sentito nel mondo della carta stampata. Un personaggio molto devoto al suo lavoro. La sua firma è che già nel panorama editoriale dove ha conquistato tutti con il suo modo di scrivere. Un erudizione completa forgiata dal suo essere tenace e determinato. Molto stimato nel settore.
La sua firma era legata soprattutto alle cronache sportive della squadra della Roma e della Lazio. Roberto Renga si è spenta poche ore fa dopo aver combattuto con una brutta patologia che lo ha accompagnato fino alla fine. Aveva 76 anni e ancora tanto da dire. Roberto era uno sfegatato dello sport.
Una grande passione per il calcio. Dopo gli studi si era portato a fare esperienza nel mondo del giornalismo dove era piaciuto fin da subito. Uomo ardito e coraggioso fu uno dei primi a scrivere quasi a denuncia sul calcio scommesso degli anni 80. Nella sua lunga carriera ha scritto sul Messaggero.
Il giornalista scriveva per il Messaggero, il cordoglio dal mondo editoriale
È stato sempre fedele alla testata che gli ha dato onore e clamori. Renga era spesso ospite nei salotti televisivi per parlare di calcio. Durante la sua prestazione lavorativa è stato inviato per ben sette volte negli stadi dei mondiali di calcio. La sua presenza non è mancata anche negli Europei e nelle Olimpiadi.
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Il mondo del giornalismo piange questo eccezionale redattore che non aveva timore di esporsi in prima persona. Un giornalista rigoroso che difendeva le proprie idee e che era sempre allerta sulle ultimissime dal mondo. Si è speso per lungo tempo mettendo in prima linea le sue idee ferree.
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I messaggi di cordoglio sono arrivati da tutto il mondo sportivo e anche dalla federazione della FIGC. La notizia della sua scomparsa è stato dato dal figlio Francesco su un Twitter. Roberto Renga lascia alcune parole pensate un anno fa. In previsione di una sua dipartita il cronista scrive un messaggio postumo:
“Non posso lamentarmi. Sono stato molto amato e molto odiato. Il mio perdono a tutti meno tre”.