Piero Angela lo ha annunciato, il difficile responso nei riguardi dell’amato figlio Alberto. Non sarà lui il suo successore.
È accaduto da poco ed è vero, Piero Angela ci ha lasciati. Come nel Regno Unito echeggia la scomparsa della regina madre, così in Italia ancora piangiamo la dipartita del noto divulgatore scientifico. Uomo saggio di grande cultura, confessò di essere stato un alunno molto svogliato a scuola.
Incredibile a dirsi ma fu una dichiarazione scioccante per chi da sempre è un suo ammiratore. Nel lontano 1980 Piero fu il primo a portare sul piccolo schermo una trasmissione totalmente diversa da quelle sempre visionate. Il noto maestro, bravissimo a suonare il pianoforte, capovolse il palinsesto della Rai.
Volle dare un’impronta diversa ed entrare nelle case degli italiani portando a conoscenza mondi diversi. Il suo Quark ebbe un riscontro molto positivo. Gli utenti erano affascinati dalle scoperte dettate dal famoso presentatore. Un successo clamoroso che lo ha fatto bissare realizzando anche Super Quark.
Chi ha seguito le orme è il figlio Alberto Angela. Uomo affascinante, plurilaureato, ha voluto impostare la sua vita nella ricerca di civiltà perduta. Spesso padre e figlio sono apparsi insieme nelle varie trasmissioni. Stesso modo di porsi in maniera umile e stesse capacità di far comprendere il loro modo televisivo.
Ricerche certosine nel difficile mondo paleontologico e archeologico hanno riguardato da vicino i due straordinari conduttori. Piero e Alberto sono sempre stati in sintonia eppure una nota stonante è rimasta. Una notizia data proprio dal famoso divulgatore padre prima di lasciare questo mondo.
durante un’intervista ha spiegato che il figlio non sarà mai sua erede. Parole da lasciare stupiti anche perché chi se non Alberto avrebbe tali capacità di inoltrarsi nel mondo scientifico al pari del memorabile papà? Ecco le frasi a tal proposito:
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“Il mio erede oggi? Non mio figlio. Lui si occupa di altre cose, ha fatto anche lui divulgazione, ha una formazione scientifica: si è laureato in scienze naturali, poi ha fatto il ricercatore per molte campagne di scavo in Africa e altrove.
Ha iniziato a fare divulgazione ed è stato attratto sia dalla paleontologia che dalla archeologia e dall’archeologia fino all’arte. Fa tutt’altro”