Le monete non sono tutte uguali, ce ne sono alcune che sono così rare e ben conservate da raggiungere valori molto più altri di quello inciso.
L’euro è la moneta unica che si è diffusa nella Comunità Europea a partire dal 2002. Ogni Stato membro dell’UE ha coniato le proprie monete e le proprie banconote, riportando sul conio motivi rappresentativi o celebrativi della propria cultura nazionale. Ogni anno, inoltre, a ogni nazione viene data la possibilità di creare monete in edizione limitata, da dedicare a eventi o personaggi importanti.
Un esempio è la nuova moneta da 2 euro che a partire dal 2023 vedremo circolare in Italia, dedicata alla figura di Raffaella Carrà. Varie monete significano diversi valori, soprattutto nel caso ci si trovi di fronte a edizioni particolarmente rare, che hanno circolato poco e che gli esperti numismatici vanno ricercando come fossero oro, letteralmente.
Non sempre un errore significa qualcosa di negativo
In particolare, la moneta da 2 euro che presenta il motivo dell’aquila (moneta di origine tedesca) sta facendo impazzire i collezionisti. O meglio, alcune delle monete da 2 euro con aquila! Quelle dal valore davvero alto, infatti, sono le monete prodotte dalla zecca di Karlsruhe nel 2006. Pensate solo per un circuito di collezionismo e presenti solo in 165mila pezzi. Al loro fianco anche alcuni pezzi prodotti nel 2004, 2005 e il 2022.
Ma come si riconosce davvero una moneta dal valore diverso da quello nominale? Spesso sono i cosiddetti errori di conio a rendere un pezzo particolarmente raro. Vale a dire quegli errori di stampa che danno vita a monete letteralmente uniche.
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È il caso ad esempio di una moneta da 2 euro con aquila risalente al 2002. Questa, infatti, non presenta alcun monogramma delle cinque zecche produttrici e la lettera sotto la zampa destra dell’aquila è inoltre assente. Si tratterebbe di un errore di conio che ha dato vita a un pezzo unico. Il cui possessore l’ha quotata all’astronomica cifra di €19.500 in un’asta online di Ebay, ma attenzione alle fregature!