Al termine di un contratto di lavoro è previsto un trattamento di fine rapporto, o di fine servizio, che l’INPS corrisponde ai lavoratori.
Si chiamano rispettivamente TFR e TFS i trattamenti di fine rapporto (di lavoro) e i trattamenti di fine servizio che vengono corrisposti ai lavoratori al termine di una prestazione da contratto. A distribuire le care vecchie liquidazioni è l’INPS, ma molto spesso l’iter per richiedere e di conseguenza avere accesso a questi soldi è piuttosto lungo.
Con l’avvento della tecnologia e i nuovi metodi di gestione conti da remoto (diffusisi soprattutto durante il periodo di pandemia per ridurre al minimo le interazioni in presenza), però, tutto è diventato più semplice e veloce. Basta solo sapere come fare! E ricordarsi di comunicare all’INPS un dato molto importante, che andrà a identificare il nostro conto bancario come appartenente univocamente a noi: il codice IBAN.
Molto spesso, infatti, i ritardi nell’erogazione delle liquidazioni sono dovuti alla mancanza di alcuni dati fondamentali. Per questo è importantissimo comunicare all’INPS il nostro codice IBAN, identificativo del nostro conto corrente sul quale l’ente andrà a versare i soldi che ci spettano. In caso contrario, l’istituto pensionistico non potrà procedere al versamento, perché non saprà a chi inviare quei soldi.
Tra le ragioni che portano a questi ritardi, inoltre, vi è anche il cambio di conto corrente. Quando capita di chiudere un conto per aprirne un altro, infatti, può succedere di non comunicare le nuove coordinate bancarie automaticamente all’INPS. Fortunatamente, sul sito dell’ente è possibile accedere alla sezione Prestazioni e Servizi.
LEGGI ANCHE -> Meloni – Letta, il duello: sapete che titolo di studio hanno i due sfidanti? Rimarrete senza parole.
LEGGI ANCHE -> Bancomat fuori controllo: regala soldi! Corsa al prelievo, poi il lieto fine.
Lì ci verrà data la possibilità di comunicare un nuovo codice IBAN per il versamento di TFR e TFS grazie al servizio Sistema Unico Gestione IBAN (SUGI). In caso di difficoltà, inoltre, sui siti governativi troviamo a nostra disposizione delle guide veloci (in forma di file di testo o file video) per aiutarci nell’uso dei servizi messi a disposizione dei cittadini.
