Ambra grigia: i segreti di quella che viene definita tesoro dell’oceano. Ma perché è così preziosa? Ve lo sveliamo noi.
Se vi dicessi che nella maggior parte dei profumi che acquistiamo è contenuta ambra grigia? O meglio: il vomito balena, perché di questo si tratta! Quanti di voi sono rimasti allibiti? Io in primis quando l’ho saputo.
Conosciuta anche come tesoro dell’oceano si tratta di una pietra tanto rara quanto preziosa. In passato veniva vista spesso a galla e in riva al mare e proprio per questo motivo è stata anche definita oro galleggiante.
Ma perché è così importante per l’industria di profumi? Qual è il suo valore? Prima di rispondere a tutte queste domande, scopriamo quali sono le sue caretteristiche.
Poco fa accennavamo al fatto che l’ambra grigia è vomito di balena. Lo so, la cosa è abbastanza sconvolgente.
Partiamo da principio dicendo che i capodogli sono soliti cibarsi di seppie e calamari. Ma non tutte le loro componenti sono commestibili: proprio le parti che non riescono a digerire, come ad esempio le pinne e i becchi, vengono rigettati.
Le secrezioni, dunque, una volta in contatto con l’acqua si solidificano e galleggiano sull’acqua come abbiamo detto in precedenza. All’inizio non si presenta nel migliore dei modi, ma con il tempo assume un odore davvero straordinario.
Accennavamo che è uno degli ingredienti maggiormente utilizzato dall’industria di profumi e si trova facilmente in moltissime fragranze – nonostante il processo di lavorazione sia molto lungo. Il suo valore è davvero esorbitante: a quanto ammonta?
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Trovarne un pezzo in spiaggia risulta essere davvero raro al momento, ma una fortunata thailandese c’è riuscita. Stimato un prezzo di oltre 200 mila dollari. Rivenute in passato anche alcuni fossili di questa pietra: si considera fosse presente già 1 milione di anni fa.