Un sinistro terribile che ha scatenato una situazione di grave pericolo, difficile da affrontare anche da chi di dovere.
Si tratta di un ennesimo grave incidente che, purtroppo, non ha lasciato scampo alla vittima. Al momento, quindi, come da prassi, sono in corso le indagini del caso per chiarire meglio la dinamica.
Comunque sia, già in queste ore si sono potuti raccogliere dei particolari importanti che hanno permesso di saperne abbastanza riguardo a quanto è successo.
Vediamo, quindi, nelle prossime righe i riferimenti temporali e di luogo dell’accaduto. Il tragico sinistro è quindi avvenuto nel corso della notte del 18 settembre, nei pressi di Monteriggioni, per la precisione sul raccordo autostradale Siena-Firenze.
Secondo quanto è stato riportato, quindi, la denuncia è arrivata all’incirca all’una, anche se purtroppo, chi di dovere non ha potuto fare in modo di salvare la persona coinvolta.
Stando a fonti accreditate, un’automobile, guidata da un giovane uomo di origini rumene, per qualche ragione, a un certo punto, avrebbe sbandato, provocando un violento frontale contro un altro veicolo che passava di lì in quel momento.
Il mezzo che è stato prepotentemente investito apparteneva a un ragazzo di 28 anni che è morto sul colpo a causa del forte impatto. In particolare, si chiamava Stefano Sanna, era di Siena e in questo periodo lavorava nell’azienda di famiglia.
Una vera disgrazia, quindi, per un giovane che aveva ancora tutta la vita davanti e che, per ironia della sorte, amava decisamente la sua auto, una fiammante nuova Audi di colore nero.
Invece, il conducente dell’altra auto pare che non sia in condizioni allarmanti, ma è stato comunque trasportato immediatamente all’ospedale Le Scotte.
Sul luogo dell’incidente, quindi, sono tempestivamente giunti la polizia stradale, l’ambulanza e l’automedica e anche i vigili del fuoco.
Questi ultimi, infatti, hanno giocato un ruolo importante nell’aiutare i malcapitati a liberarsi dai rottami delle automobili e farli uscire quindi dagli abitacoli.
Subito inoltre, il tratto di strada che ha interessato il sinistro è stato chiuso. E, a livello giudiziario, la Procura di Siena parla di omicidio stradale.
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In effetti, l’automobilista, colpevole di essere andato contromano, era persino in stato di ebbrezza, dato che il tasso alcolemico si presentava molto alto, superiore addirittura a sette volte il massimo consentito dal Codice della strada.