Delle notizie confortanti, quelle riguardanti il campione di paraciclismo, che ora affronterà una nuova fase della guarigione. Alex Zanardi non molla.
Da due anni a questa parte il campione di paraciclismo emiliano si trova in riabilitazione dopo il pauroso incidente che lo ha coinvolto nel giugno del 2020. Alex Zanardi da quel momento è rimasto per lunghi mesi in stato di incoscienza, e in seguito ha dovuto iniziare un difficile percorso di riabilitazione.
Nato nel 1966 in una famiglia di estrazione modesta, si è iniziato ad appassionare ai motori fin da giovanissimo, iniziando come tanti colleghi con i kart, a soli 14 anni. Otto anni dopo debuttava in Formula 3, per poi passare nel 1991 in Formula 1 grazie agli ottimi risultati ottenuti.
Dopo alcuni anni deludenti nella maggiore categoria, tornò a correre in quella CART, e fu sulla pista del Lausitzring che nel settembre del 2001 rimase vittima dell’incidente che avrebbe stravolto la sua vita. Nello scontro con un’altra vettura all’uscita dai box, Alex perde entrambe le gambe, rischiando per un soffio di perdere addirittura la vita a causa del dissanguamento.
Un incidente del genere avrebbe fermato chiunque, ma non Zanardi, che dopo il periodo di comprensibile riabilitazione, riprende ad allenarsi, dedicandosi al paraciclismo e dimostrandoosi un campione anche in questa disciplina. Alex vince addirittura le Olimpiadi di Londra 2012 e Rio De Janeiro 2016.
Due anni fa, tuttavia, mentre si trovava impegnato in una manifestazione di beneficenza sulla sua hand-bike, viene travolto da un camion a bordo strada, e le sue condizioni appaiono di nuovo molto gravi, al punto che rimane per mesi in stato di incoscienza. Nel novembre del 2021, riprende lucidità, e da allora si è sottoposto a un percorso riabilitativo molto impegnativo.
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Oggi una bella notizia per lui, che ha lasciato finalmente dopo 76 giorni il reparto di riabilitazione dell’ospedale San Bartolo di Vicenza, per fare riitorno a casa. “In questi mesi il nostro principale obiettivo è stato di stabilizzare le condizioni cliniche generali di Zanardi” ha spiegato il primario Giannettore Bertagnoni.