Il valore dell’oro subisce oscillazioni costanti ma una cosa è certa: negli anni è salito e sembra intenzionato a salire ancora.
Nell’epoca di crisi economica che stiamo vivendo, vedere aumentare il prezzo delle cose ci lascia sempre sconvolti. Ci porta a chiederci come risparmiare qualche euro in bolletta, come conservare i nostri risparmi, come riuscire ad affrontare l’inflazione che quotidianamente ci porta a spendere più soldi per vivere di quanto abbiamo fatto finora.
Tra gli elementi che hanno avviato questa crisi c’è sicuramente la guerra scoppiata tra Russia e Ucraina, che ha comportato un innalzamento enorme nei prezzi dei carburanti. Ma soprattutto nei costi delle risorse energetiche. A questo punto, dunque, di fronte alla prospettiva di un inverno segnato da bollette stellari, razionamento di acqua, energia elettrica e gas, cosa può essere considerato un vero investimento?
La risposta sembra essere: l’oro. Il metallo prezioso che tutti conosciamo ha oggi una quotazione al grammo pari a 55 euro. Da considerarsi per l-oro 24 carati. Va inoltre considerato che il valore dell’oro è sempre in crescita ogni anno e che negli ultimi venti anni ha subito un aumento del 550%. Le stime di accrescimento di inizio 2022, addirittura, parlavano di cifre che entro fine anno potessero arrivare a sfiorare gli 80 euro al grammo.
E sebbene raggiungere questo valore entro fine 2022, ad oggi, sembra inverosimile, è comunque realistico pensare che l’oro possa essere un investimento fruttifero sul lungo termine. L’oro è dunque da considerare una vera e propria scialuppa di salvataggio in caso di crisi economica. Essendo un bene materiale e tangibile l’oro risente relativamente poco delle oscillazioni in ambito finanziario.
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Essendo destinato a diminuire sempre di più, inoltre, è altrettanto sicuro che il suo valore aumenterà. Per questo motivo gli Stati ne conservano migliaia di lingotti nelle proprie riserve nazionali. Da sempre associato alla ricchezza, l’oro è un buon modo per tenersi al riparo dagli alti e bassi (sempre più bassi) del mercato.
