Manca ancora poco e l’orologio subirà un cambiamento. Pareri contrastanti sull’ipotesi dell’abolizione dell’ora solare.
L’autunno porta con sé molti cambiamenti. La natura si attiva per andare in letargo tra foglie secche e temperature in ribasso. È pronta per immergersi nel lungo sonno per poi risvegliarsi con l’avvento della primavera. Ci aspetta anche l’ora solare prevista per la fine del prossimo mese.
Nella notte tra il 29 e il 30 ottobre dovremmo spostare le lancette indietro di un’ora. Saremo immersi nel buio per più tempo rispetto alla luce. Dovremmo attendere il nuovo anno per ripristinare l’ora legale. Molti studi hanno basato le loro ricerche sulla qualità della vita quando il tempo ci dona meno sole.
L’unica considerazione positiva è che al mattino possiamo crogiolarci un’ora in più al caldo nel nostro letto. Pare che ci sia di buono solo questa nota. Gli effetti collaterali del fuso orario apporta non pochi disturbi. Secondo gli studi le persone prese da “cavia” avrebbero lamentato disturbi del sonno.
La concentrazione si affievolisce e tanti individui hanno bisogno di molto tempo per abituarsi all’ora solare. Il consumo dei pasti riceve uno sballo deleterio su tutto l’organismo. Prese l’esame la questione del cambio orario, molti studi porterebbero ad una totale abolizione.
Nel Nord Europa si sta discutendo da tempo della eliminazione totale del cambio orario. Purtroppo negli ultimi tempi siamo stati devastati dal carovita per colpa del conflitto fra Russia e Ucraina. Il fatto di non portare indietro le lancette risulterebbe un ipotesi equilibrata nel mantenere l’ora solare per tutto l’anno.
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L’organismo riceve un vero pugno nello stomaco. Per quanto ci si abitua ai nuovi orari già all’orizzonte si staglia l’ora legale. Il tempo è tiranno.
Si è calcolato un risparmio altissimo se alla fine di ottobre si decide di rimanere come stiamo dalla fine di marzo. Quindi sarebbe inutile spostare le lancette a fine mese prossimo. Per ora è solo una probabilità ma sembra proprio che la tensione è nell’abolire completamente il cambio dell’ora.
Per ora è solo un’utopia. Forse il dispendio energetico, salito alle stelle, farà prendere una decisione definitiva tra non molto.
