L’indimenticabile Piero Angela smuove mari, monti e poli. L’amore per la scienza ha marcato impronta mondiale.
Inutile a dirsi ma quando accendiamo il piccolo schermo e vediamo qualche civiltà antica o popolo primitivo viene subito a galla il ricordo di Piero Angela. Il bravissimo presentatore è diventato con il tempo uno dei più stimati divulgatori scientifici. Da pochi giorni ha detto addio al mondo.
A 92 anni è scomparso lasciando un messaggio che ha toccato il cuore e la mente dei suoi ammiratori ma anche di chi non conosceva bene il noto personaggio pubblico. Piero ha avuto degli inizi in sordina sul tubo catodico. Non era una grande cifra a scuola amava solamente la musica.
D’improvviso iniziò a incuriosirsi su ciò che ci circondava e soprattutto sul cervello umano. Aveva capito quale strada prendere e cosa fare da grande. Con la base degli studi classici riuscì ad ottenere il tesserino di giornalista. Una stima alla sua pacatezza e a quel modo di fare impareggiabile.
Piero Angela remunerato anche al Polo Sud. Indimenticabile
Presto venne definito come presentatore del TG1. Erano gli anni 80 e un giovanissimo Piero Angela ammaliava gli spettatori con la sua sobrietà innata. Ecco che decise di scendere in campo con la sua idea scientifica. Fu un boom di ascolti tanto che nel giro di poco tempo duplico i suoi programmi.
Addirittura arrivò in prima serata. Le sue trasmissioni hanno fatto compagnia agli italiani fino a qualche mese fa. Piero Angela non si arrendeva e aveva coinvolto anche l’affascinante figlio Alberto nelle sue avventure. Il figlio sessantenne laureato paleontologo ha voluto omaggiare il compianto papà.
O meglio, ha ripreso un tributo di una serie di scatti fatti dalla stazione Amundsen Scott. Un gruppo di ricercatori ha voluto scattare alcune foto dal Polo Sud ad un enorme pallone sonda con su scritto super Piero. Ecco le parole commosse del giovane Angela a riguardo:
«Grazie perché il vostro gesto, che arriva dall’altra parte del mondo, testimonia quanto Piero abbia lasciato il segno e quanto la notizia della sua scomparsa vi abbia colpito». Il vostro messaggio e le vostre immagini mi hanno particolarmente emozionato perché danno forma e sostanza alle idee di mio padre.
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È bello constatare come Piero sia riuscito a raggiungere l’obiettivo che si è sempre prefisso nel pensare e realizzare le sue trasmissioni: suscitare nel pubblico l’interesse e la curiosità per la scienza e la cultura.