Comparsi strani ‘buchi’ nel mare: si teme il peggio per l’ambiente. Ecco le parole degli esperti da non sottovalutare.
Febbraio 2022 segna l’inizio di un nuovo terrificante capitolo per l’Europa e per il mondo. Lo scoppio della guerra tra Ucraina e Russia non ha fatto altro che gettarci ancora di più nel dubbio e mettere in ginocchio una economia già fortemente segnata e provata dalla pandemia.
Senza ombra di dubbio uno degli argomenti che viene maggiormente affrontato riguarda il problema del gas. Di punto in bianco e con l’inflazione abbiamo assistito ad un repentino aumento dei prezzi delle nostre utenze. Questo non ha fatto altro che piegare ancora di più famiglie e imprese.
Apparsi dei buchi nel mare in prossimità dei gasdotti Nord Stream 1 e 2
Ma non finisce qui, perché gran parte dei problemi stanno confluendo anche sull’ambiente. Ha colpito particolarmente l’attenzione un episodio davvero insolito.
Come accennavamo poco fa, uno dei problemi che sta maggiormente impensierendo gli italiani (e non) è l’aumento dei prezzi del gas. Si ritiene, infatti, che per questo inverno ormai prossimo andranno prese delle misure di contenimento. Cosa sta succedendo, invece, nel mari?
Siamo al cospetto di una sorta di buco nero, ma in versione marina. Nel mar Baltico, infatti, nei pressi del gasdotto Nord Stream 1 e 2 ci sono state delle fuoriuscite di gas che hanno fatto letteralmente bollire il mare. Il tutto è avvenuto in un raggio di 200 metri.
La situazione è decisamente allarmante e stando alle parole degli esperti non si era mai vista una cosa del genere. Si rimbalzano le accuse tra Russia, Stati Uniti ed Unione Europea senza tener presente l’immane danno che è stato fatto all’ambiente.
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La fuoriuscita di metano dovrebbe stabilizzarsi nel giro di una settimana. I danni sono a dir poco magistrali, in quanto parliamo di una quantità pari a 30 tonnellate di anidride carbonica. Senza precedenti – queste le parole degli esperti.