Maya, tutti gli incredibili segreti di una affascinante civiltà. I dettagli delle ultime avvincenti scoperte. Tutto quello che c’è da sapere.
La civiltà Maya è, senza dubbio, una delle più affascinanti che ha abitato il nostro pianeta. Sono un popolo ricco di usi e costumi. Ma cosa sappiamo di loro? Scopriamo qualche segreto. Si sono insediati in quello che è l’odierno Messico e vengono ricordati per l’abilità nell’arte, dell’architetture e nella matematica.
Hanno sviluppato nel tempo tecniche molto sofisticate che possiamo ravvisare, ad esempio, nei loro meravigliosi templi. Una testimonianza più che tangibile della loro bravura e della dovizia di particolari. Adoperavano la scrittura con caratteri geroglifici per le comunicazioni.
Per quel che riguarda la loro espansione, nel tempo hanno colonizzato anche il Guatemala e alcune aree dell’Honduras fondando innumerevoli città stato. Erano molto legati al concetto di tempo ed afferente ad esso tutte le declinazioni della cronologia, calcolata grazie ad un punto fisso del passato.
Maya: popolo affascinante e ricco di misteri. Le tracce di nuove scoperte
Come accennavamo poco fa, sono di estrema bellezza le costruzioni ancora oggi perfettamente conservate come i templi. Quali i materiali utilizzati? All’inizio in particolar modo la pietra e il calcare. Ma non è tutto.
Sono emersi particolari molto dettagliati circa l’utilizzo dei materiali per le loro costruzioni. Stando alle ultime testimonianze, infatti, è venuto fuori che si servivano in modo particolare del mercurio – come sapete sostanza tossica per l’uomo.
Come si è giunti a questa conclusione? Analizzando alcuni campioni di resti umani, dove sono state rinvenute grandissime quantità di questa sostanza. Proprio come accade anche oggi, l’uso e l’esposizione prolungata ha causato innumerevoli problemi di salute.
Per voler essere ancora più precisi, sono stati ritrovati frammenti di cinabro (anche conosciuto come solfuro di mercurio). Si presenta di un colore rosso, tipico della civiltà Maya. Basti pensare, infatti, alla maggior parte delle loro opere d’arte. Brillano proprio di questa tonalità.
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I ricercatori ancora non riescono a spiegarsi il perché di questa curiosa scoperta. Dalle analisi effettuate, i livelli di contaminazione sono decisamente molto alti per l’epoca.