Il granchio blu, specie “aliena” proveniente dall’Oceano Atlantico, sta mettendo a rischio l’ecosistema marino italiano. Tutti i dettagli.
La biodiversità nel Mar Mediterraneo è di nuovo messa in pericolo. Una specie “aliena” che proviene dall’Oceano Atlantico la sta nuovamente minacciando.
Si tratta del granchio blu, un grande crostaceo che può arrivare ai ventitré centimetri di larghezza. A caratterizzare questa specie è che si alimenta praticamente con ogni cosa. Infatti si ciba di alghe e di altra vegetazione acquatica, ma anche di cozze, di vongole, di crostacei e di carcasse di vari animali.
Insomma, secondo i biologi marini, il granchio in questione mette a rischio la biodiversità locale. Difatti la sua diffusione sarebbe più veloce del previsto. Il granchio blu starebbe facendo strage di vongole e di telline nel litorale romano mettendo in pericolo anche la pesca di vongole e di cozze.
Granchio blu: ecosistema, pesca ed economia a rischio
Roberto Scacchi, Presidente di Legambiente Lazio, si era espresso riguardo l’espansione di questo crostaceo originario dell’America, manifestando le sue preoccupazioni sulle conseguenze che potrebbe avere questa specie aliena sull’ecosistema, sulla pesca e sull’economia.
A tal proposito, Scacchi aveva dichiarato.
Nei prossimi mesi verificheremo se la presenza di questa specie avrà effetti anche su alcuni risvolti economici come per la pesca.
I granchi blu sono giunti sul litorale romano circa due anni fa. È una specie aliena di molluschi che non ha nessun predatore in grado di contrastarla, tranne l’uomo che però può solo contenerla con la pesca.
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Il Presidente di Pesca Romana e il coordinatore regionale di Federpesca, Gennaro del Prete, ha così spiegato quello sta accadendo sulle spiagge del litorale laziale e soprattutto a Focene.
Il granchio blu può mettere a rischio la classica produzione delle telline romane – è scritto su Il Messaggero – a Focene c’è stata una grande moria di telline, le abbiamo viste spezzate in due giorni.