In Italia si nasconde una vera e propria “Porta magica”: ma dove conduce? Svelati i suoi incredibili segreti e misteri. Da non perdere.
Ogni città nasconde qualche piccolo segreto e mistero. Luoghi magari inesplorati o cui non daremmo mai importanza. Ed è proprio quanto accaduto a Roma – la nostra Capitale, ma anche una delle meraviglie del mondo.
Cosa nasconde, dunque, la città? Una vera e propria Porta magica. I turisti ne avranno sicuramente sentito parlare, ma non si sono mai spinti oltre. Iniziamo col dire dove si trova: proprio nel cuore pulsante del suo centro storico.
Ma perché gli è stato dato questo nome? Scopriamo da principio tutta la sua storia, da chi l’ha voluta e da cosa nascondeva o nasconde ancora oggi. Iniziamo col dire che viene anche riconosciuta con il nome di Porta alchemica per gli interessi di chi la fece erigere.
Roma, nel cuore della Capitale c’è la Porta magica: quali i suoi reconditi segreti? Scopriamolo
In principio ne erano state costruite cinque per volere del marchese Massimiliano Savelli Palombara per la sua dimora residenziale in quella che è l’odierna Piazza Vittorio Emanuele.
Come accennavamo poco fa il suo nome si deve agli interessi che il marchese nutriva per l’alchimia, ossia una sorta di pensiero filosofico che racchiude in sé diverse discipline. Questa enorme passione nacque dopo aver fatto la conoscenza di Cristina di Svezia.
La donna era molto ferrata in materia e possedeva nel suo castello addirittura un laboratorio molto all’avanguardia per l’epoca. Ma la storia non finisce qui, perché adesso entra in gioco uno degli alchimisti italiani più famosi della storia, Giuseppe Francesco Borri.
Ospite nella villa del marchese di Palombara, ebbe modo di recuperare un’erba rara e preziosa dei giardini. Si narra che preparò una pozione e l’indomani mattina venne visto sparire attraverso la porta. Di lui cosa rimase? Solo degli impercettibili frammenti d’oro ed una pergamena con tanti simboli.
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Il marchese tentò in tutti i modi di decifrare i simboli, ma non ci riuscì. Fu per questo motivo che li fece incidere sulla porta nella speranza che un domani qualcuno fosse stato in grado di trovare una risposta.