Il pericolo aviaria incombe nuovamente. I volatili ritornano ad essere infetti dal virus che circolava qualche tempo fa.
Sembrava un incubo di qualche anno fa e invece l’aviara è tornata a farci visita. Il virus che colpisce il pollame e gli uccelli in genere, che poi finisce sulle nostre tavole, è di nuovo alla rimonta. Molto tempo fa assunse un aspetto davvero timoroso. Faceva paura al solo sentirlo nominare.
Era un periodo in cui c’era il terrore anche di avvistare la carne bianca in lontananza. Aveva mietuto alcune vittime e il panico circolava fra i consumatori. Le pollerie avevano registrato un calo drastico nelle vendite nonostante prendessero le dovute precauzioni come obbligato dalla Sanità.
Oggi il covid si nomina sempre di meno grazie anche alle vaccinazioni e alla prudenza delle persone. Al pari invece ci sono altri matasse da sgrovigliare come appunto l’epidemia di aviaria. Sembra che l’origine sia spiccata in Gran Bretagna. Le notizie allarmanti giungono da oltremanica.
Aviaria in circolo, i dati sono preoccupanti, massima allerta
Il Regno Unito ha voluto subito affrontare la situazione con l’abbattimento delle carni incriminate. 50 milioni di uccelli affetti dal batterio sono stati distrutti. Anche la Norvegia e il Portogallo hanno messo a punto la strategia per eliminare alla radice il problema. Non c’è altra soluzione.
Se si accende un focolaio è la fine. Pertanto va fatto cautela con l’uccisione dei volatili per fermare sul nascere la propagazione. La decisione è stata presa dai veterinari invitati a collaborare per ovviare all’influenza. Molti capi sono stati fatti fuori e sembra che il virus abbia avuto un arresto.
Purtroppo il virus si è esteso anche oltreoceano arrivando nelle Americhe. L’ultimo studio rivela che ci sono stati 37 paesi che hanno segnalato la pandemia aviaria. I casi accertati sono stati cinque Ottocento per quando riguarda il settore animale contaminato dalla presenza del caso.
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Le persone umane possono anche essere contagiate e le conseguenze sono lievemente trascurabili. L’infezione virale può infettarci e dimostrare febbre, tosse e stress respiratorio acuto. Il Ministero della Salute ha dichiarato che l’aviaria è raro che possa infettare l’uomo ma la prudenza non è mai troppa.