È allarme mandragora in Italia. Vediamo cos’è, dov’è nel nostro Paese e quali sono i sintomi e gli effetti. Tutti i dettagli.
Allarme mandragora in Italia. Nel Napoletano (e non solo) dieci persone sono state intossicate e una è finita in terapia intensiva.
Questa erba spontanea, forse erroneamente, è finita insieme a delle verdure acquistate sfuse e delle persone l’hanno ingerita.
I carabinieri stanno indagando al fine di chiarire quanto accaduto. Stando alle prime informazioni, i rischi si potrebbero estendere anche ad altre zone.
Società di Forio d’Ischia, Aversa, Volla, San Valentino Torio e Avezzano avrebbero messo in commercio alcuni lotti.
Il Comune di Napoli – a seguito di informazioni diffuse dal Caan a Vincenzo Sant’Agata, assessore alla Sanità – ha spiegato che
risulta individuato il vettore che ha regolarmente acquistato, da un produttore abruzzese, dei bancali di spinaci, a quanto pare contaminati dalla mandragora. Grazie alla collaborazione dello stesso operatore, è stato possibile tracciare, assieme ai carabinieri e all’Asl Napoli 2, la catena degli acquisti e, quindi, a identificare la merce potenzialmente contaminata ancora presente al Caan, prontamente posta sotto sequestro.
Gigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli, ha affermato.
In attesa dei relativi chiarimenti si raccomanda di evitare di acquistare e consumare verdure simili sfuse (spinaci, biete etc.).
Un messaggio simile è giunto dal Comune di Napoli.
Si ribadisce l’invito ai cittadini a non consumare spinaci freschi ma solo surgelati fino a definizione della questione.
Marcello Ferruzzi, tossicologo del Centro antiveleni dell’Ospedale Niguarda di Milano, ha dichiarato all’Ansa che questa erba spontanea è “diffusa soprattutto nel Sud Italia“.
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Ferruzzi, riguardo i sintomi e gli effetti della mandragora, ha spiegato.
La sintomatologia è abbastanza tipica: da visione offuscata dovuta a midriasi all’allargamento delle pupille. Può provocare anche bocca secca, costipazione, arrossamento della cute, febbre, sonnolenza ma anche vertigini, confusione, convulsioni, tachicardia, fino alle allucinazioni. Nei casi più gravi si arriva al coma.