Le bollette del mese daranno un brutto colpo alle famiglie, il caro vita pesa e le soluzioni sembrano non arrivare.
Verrebbe quasi da dire che ormai il governo ci ha preso gusto a stanarci con gli aumenti. Già c’era nell’aria la notizia che gli italiani avrebbero dovuto fare i conti con un rincaro previsto per il mese di ottobre. Proprio in questi giorni si terranno le riunioni per tentare di formare una nuova assemblea
La speranza è che possa rimettere in sesto le sorti economiche della nazione. È dall’inizio di questo anno che imperversa il terribile conflitto Russia Ucraina. È venuto giù il mondo altro che! Il leader del Cremlino ha aumentato i prezzi del carburante minacciando di chiudere i rubinetti.
Da lì è stata tutta una discesa in picchiata e le tasche degli italiani ne hanno fatto le conseguenze. I prezzi sono aumentati non solo per il gas e l’energia elettrica ma anche per il sostentamento familiare. I conti a fine mese non si trovano più e purtroppo lo stipendio non ha avuto nessuna impennata, anzi.
Bollette in aumento, la Codacons dice la sua in merito
Nuclei familiari sono costretti a revisionare bene i prezzi per tentare di rientrare nel budget quotidiano. La corsa è al discount anche se non è più conveniente come prima. Quello che preoccupa maggiormente gli italiani sono proprio le bollette.
Si calcola che per ogni famiglia ci saranno degli aumenti sommati ai conguagli. La Codacons è in allarme e sta combattendo per fare in modo di dare un po’ di respiro alle famiglie. Si sta cercando di mettere nero su bianco per andare incontro alle loro esigenze e dei piccoli esercenti.
Sono sono arrivati con l’acqua alla gola. Non è più possibile tamponare, le lamentele sono in crescita e anche un malcontento generale. Tutto è raddoppiato e non basta un pagamento rateale, c’è bisogno che le scadenze vengono annullate e rimandate nel tempo.
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Nell’ultimo trimestre le famiglie hanno avuto circa €1500 di calcoli in più di luce e gas rispetto allo scorso anno di questi tempi. La soluzione deve arrivare subito perché già c’è una faccenda che non promette nulla di buono.