La salute vien mangiando ma anche l’aiuto farmacologico è necessario. Nuove diritte per trattare una patologia molto comune.
Quando c’è la salute c’è tutto, sembra un modo di dire ma è proprio la verità. Ritrovarsi con sintomo e patologie non è certo bella cosa e non è gradito a nessuno. Non ci sono chissà quali segreti, si può avere solo la fortuna di godere di un ottimo sistema immunitario.
Per il resto sappiamo benissimo che lo stare bene inizia sedendosi a tavola. Il fabbisogno nutrizionale è al primo posto. Una delle preoccupazioni maggiori delle persone del mediterraneo è il colesterolo. Quello buono va preservato ma quello cattivo va naturalmente combattuto.
Purtroppo a volte con tutti gli escamotage non si riesce a fare abbassare i livelli di zucchero nel sangue. È una patologia da tenere sotto stretto controllo medico. Le conseguenze possono essere spiacevoli perché questo valore se supera il limite apporta conseguenze anche gravi.
Le vene possono intasarsi per la presenza di questo grasso nel circolo e può non far defluire la circolazione nel modo dovuto. Possono risentirne gli organi come cuore e cervello. Il colesterolo porta ad un aumento della pressione e di conseguenza può esserci un arresto cardiaco o un ictus.
Oggi l’Aifa presenta un nuovo farmaco frutto di una lunga ricerca da parte di un team di ricercatori. Solitamente i pazienti che ne soffrono sono abituati a prendere quotidianamente le medicine perché è necessario vigilare questi valori. È pronto questo farmaco che si basa su due iniezioni annuali.
La prima sottocutanea viene fatta ai pazienti che presentano un responso positivo al colesterolo cattivo. Dopo tre mesi ci si ripresenta di nuovo e viene somministrato un’altra iniezione. Dopo questa prima parentesi si può fare una terza dopo sei mesi e così dicendo. Il consiglio è a vita per chi ne soffre.
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Per un tipo di colesterolo di bassa densità, la medicina riesce a dimezzarne i livelli. È stato reso noto che in questo modo l’arteriosclerosi è diminuita di parecchio. Il nuovo farmaco si dimostra all’altezza per chi soffre di questa fastidiosa patologia. Il proprio medico darà maggiori informazioni
