Uno spiraglio e il sogno potrebbe divenire realtà. I mondiali di calcio fremono e l’Italia è a casa. Sarà davvero così?
Il detto che recita: Non tutto è perduto, calzerebbe a pennello su una circostanza che si sta verificando negli ultimi tempi. Scalpita la nuova avventura calcistica: i Mondiali di calcio 2022. Purtroppo l’Italia non è riuscita a passare e ad essere uno degli Stati partecipanti alla famose gare agonistiche.
La squadra Azzurra capitanata da Roberto Mancini non è riuscita nell’intento a raggiungere il Qatar per disputare le partite. Eppure, secondo come stanno andando le controversie all’interno della regione iraniana, forse potrebbe esserci una speranza per la squadra italiana.
Questa speranza è fortemente voluta dai vertici della squadra del tricolore sottolineando anche le motivazioni. Purtroppo stiamo assistendo a un crocevia di violenza che stanno accadendo soprattutto nella città di Teheran. I notiziari ogni giorno ne rendono conto tramite il piccolo schermo.
Studentesse coraggiose che si scontrano con il regime degli Ayatollah. Un orrore continuo in cui le giovani rimangono vittime di abusi e decapitazione da parte del leader dell’Iran. Le vicende sanguinarie sono sotto gli occhi di tutti e sembra che non ci sia una situazione a favore che fermi questo terribile scempio.
l’ONU e la Casa Bianca sono molto coinvolti in queste manifestazioni iraniane dove le porta bandiera sono proprio le donne. Apparentemente sembra non ci sia un nesso tra queste guerriglie e i mondiali di calcio. Invece lo sbroglio della matassa è chiaro. L’Iran deve essere fatto fuori dalla partecipazione ai mondiali.
L’Italia dovrebbe essere quella designata a prenderne il posto in via ufficiale. A tal proposito si è mobilitato Paolo Zampolli membro del the Kennedy Center e diplomatico italiano alle Nazioni Unite. Egli fa una dichiarazione scritta in cui dice la sua a proposito proprio della nazione iraniana:
“Ancora una volta il mondo aspetta una sua azione da leader per escludere l’Iran dalla Coppa del Mondo. Con il primo ministro inglese Boris Johnson (lo era all’epoca, ndr) avete preso posizione contro la Superlega.
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Quello che ruota attorno alla Fifa non dovrebbe essere oscurato da notizie politiche negative per i miliardi di fan di tutto il mondo. Notizie che potrebbero influenzare il buon lavoro che lei e lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani avete compiuto”.
Si attende che ci sia un forte riscontro da parte di chi di dovere. Aspettiamo tutti con ansia il responso.
