L’Italia è un paese ad alto rischio sismico, interessato da costanti scosse di terremoto. L’ultima ha preoccupato i cittadini delle Marche per la sua entità.
Nella mattina del 9 novembre, precisamente alle 07:07, i cittadini delle Marche si sono svegliati con un sussulto di paura a causa dell’ennesima scossa di terremoto. L’Italia è infatti un paese ad alto rischio sismico, in cui quotidianamente si possono percepire scosse di terremoto di entità più o meno grave. Molto spesso si tratta di smottamenti impercettibili, altre volte, invece, non è così.
Ciò è quanto è avvenuto nelle Marche a largo della costa, più o meno a 30 km dai centri cittadini. In particolare a 31 km da Fano e circa 35 da Pesaro. Un terremoto di magnitudo 5.7 è stato infatti registrato dalla strumentazione dell’INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L’ipocentro si trovava a circa 7 km di profondità, localizzato in mare.
Terremoti nelle Marche: è necessario allarmarsi?
La domanda che sorge spontanea tra i cittadini adesso è: è necessario allarmarsi rispetto a quanto potrebbe accadere di nuovo? Sul sito dell’INGV è disponibile una mappa che mostra gli eventi sismici nell’area interessata dalla scossa del 9 mattina, che copre gli eventi accaduti dal 1985 a oggi. Tramite la mappa è possibile verificare l’entità solitamente irrilevante o di lieve entità delle scosse. La più forte mai percepita nella zona risale infatti al 30 ottobre 1930, quando un evento sismico di magnitudo 5.8 scosse l’area.
Nella mattina del 9 novembre la scossa di magnitudo 5.7 al largo della costa marchigiana è stata percepita da migliaia di cittadini, soprattutto lungo tutta l’area costiera adriatica. A svegliarsi di soprassalto non sono stati dunque solo i marchigiani, ma anche i residenti delle zone costiere che si estendono dalla Puglia al Friuli Venezia Giulia.
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Dalle 07:07 fino alle 08:00 sono poi state registrate circa una ventina di scosse di entità compresa tra 1.7 e 4.0. La più forte, quella di magnitudo 4.0, è avvenuta attorno alle 07:12. Il risentimento su persone ed edifici ha raggiunto intensità fino al V-VI grado MCS.