Un 92enne è stato aggredito mercoledì scorso da un cinghiale in una corte agricola a San Giovanni del Dosso, in provincia di Mantova. Ecco come sta ora.
Il problema cinghiali selvatici in branco è sempre più costante e difficile da tenere sotto controllo.
Quello che sembrava uno scherzo bizzarro dei cacciatori circa 10 anni fa, ovvero il liberare i cuccioli di cinghiali nei boschi dell’Appenino e del Nord Italia per la caccia, è oggi una piaga incontenibile che rischia di mettere in serio pericolo la vita di moltissime persone.
Questi animali infatti si riproducono molto velocemente e ogni covata sforna anche 5 cuccioli, quindi il problema è tutt’altro che da sottovalutare.
Per via della forte riproduttività, associata a scarsità di cibo ed i boschi che spesso sono sempre più vicini alle abitazioni, questi animali si stanno avvicinando sempre di più alle case per la ricerca di riparo e qualcosa da mangiare.
Negli ultimi anni sono state tante le denunce da parte degli allevatori che si sono visti sbranare intere mandrie di mucche o galline, ora però la question è seria perchè questi animali hanno iniziato ad attaccare anche l’uomo.
Solo un anno fa a Cesena è morto un 65enne aggredito da due cinghiali, ora la notizia arriva da Mantova dove un altro anziano è in fin di vita e rischia grosso.
Cinghiale entra nel cortile di casa e sbrana 92enne
Albertino Esposti è stato aggredito mercoledì scorso 9 novembre da un cinghiale nella sua corte agricola a San Giovanni del Dosso, in provincia di Mantova, ed ora è ora ricoverato in terapia intensiva.
Il racconto straziante è stato dato da Corriere della Sera che ha intervistato il figlio dell’uomo che quando è arrivato per il pranzo non ha potuto far nulla per lui se non allertare i soccorsi e pregare per il padre.
L’aziano padre di trova ora ricoverato all’ospedale di Cremona dove giunto in codice rosso ha subito subito due operazioni e l’amputazione del braccio destro e di parte della gamba sinistra.
Tornando verso casa, il figlio Ivano ha visto da lontano una scena agghiacciante: il padre che cercava di divincolarsi dall’animale entrato furtivo dentro la corte: “Mio padre è in fin di vita, non mi sento di dire altro“, ha spiegato in lacrime.
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“C’erano già state delle segnalazioni, ma nessuno si è mosso”, ha rimarcato il figlio alla testata.
Secondo la ricostruzione fornita dei Carabinieri di Gonzaga, l’aggressione dell’animale è avvenuta intorno a mezzogiorno nella dimora di via Guantara.
Albertino avrebbe sentito il cane abbaiare contro qualcosa ma quando si è reso contro del pericolo era ormai troppo tardi. L’animale l’ha attaccato e lo ha sbranato, non lasciandogli il tempo di mettersi in salvo.
Sandro Bellini, dirigente dell’area Ambiente della Provincia di Mantova, ha spiegato alla stampa locale:
“Il giorno stesso dell’aggressione abbiamo inviato le guardie-ittico venatorie per abbattere l’animale. Abbiamo chiesto alla Provincia di Modena di attivare la Polizia provinciale che sta affiancando le nostre guardie nella ricerca, ancora in corso in queste ore”.