Aperta un’inchiesta per istigazione al suicidio anche se al momento è stato aperto un fascicolo a carico di ignoti visto che le indagini sono ancora in fase di sviluppo.
La giovane era in viaggio venerdì sera da Genova a Palermo a bordo della nave La Superba della compagnia Gnv.
L’ipotesi di reato, a carico di ignoti, è di istigazione al suicidio visto che al momento si sta ancora indagando sul movente che l’ha portata ad uccidersi. Il corpo non è ancora stato trovato ma si pensa si sia gettata in mare dopo una delusione d’amore con il ragazzo.
Su una panchina del traghetto dove però non sono presenti telecamere di videosorveglianza, sono stati trovati la sua felpa ed il cellulare dove la procura ha trovato dei messaggi indirizzati al ragazzo.
Un “Ti amo, addio” che però per assenza di campo è rimasto in bozza, per partire solo qualche ora dopo quando la nave era vicina al porto di Palermo.
La ventenne era residente a Codogno, in provincia di Lodi ma originaria di Palermo, e proprio qui sono scattate le ricerche una volta che la famiglia non l’ha vista scendere dal mezzo.
A dare l’allarme è stato il fratello della ragazza, attorno alle 7.30 di venerdì mattina 11 novembre, perché al risveglio non ha trovato la sorella in cabina con lui.
Il personale della nave ha iniziato subito le ricerche proseguite senza sosta fino all’attracco della nave nel porto. Sono state perlustrate le cabine degli altri passeggeri e anche le vetture presenti sul traghetto.
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“Offriamo alle autorità tutta la collaborazione possibile, affinché questa situazione possa trovare chiarezza e teniamo ad esprimere la nostra vicinanza alla famiglia”, ha dichiarato la compagnia del traghetto.
Il procuratore aggiunto di Palermo Ennio Petrigni e il sostituto Ludovica D’Alessio stanno lavorando sui tabulati telefonici.
Riuscire a decifrarli permetterebbe loro di capire quando la ragazza ha provato a mandare il messaggio al fidanzato, e capire quindi anche in che zona di bocca concentrare le ricerche.
