Prostitute uccise a Roma, fermato un uomo di 45-50 anni con precedenti: indossa ancora gli stessi vestiti sporchi di sangue.
Dopo due giorni di ricerche assidue i Carabinieri hanno fermato un uomo di 45-50 anni che si trovava dentro un bed & breakfast in via Milazzo, zona Termini.
Indossava ancora gli stessi abiti insanguinati sporchi dei tre precedenti omicidi avvenuti nel quartiere Prati a Roma il 17 novembre tra le 10.50 e le 12.50.
Sarebbe stato fermato stamattina intorno alle 5 dalla Squadra Mobile che in queste ore lo sta interrogando riguardo quando accaduto.
Le vittime in questione erano tre prostitute, due cinesi e una colombiana transessuale, uccise nelle abitazioni in cui ricevevano i clienti, tutte a poche centinaia di metri di distanza, rispettivamente in via Riboty e in via Durazzo.
Da quello finora trapelato sembra che la Polizia sia arrivata a scoprire l’identità del sospettato visionando attentamente le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona centrale fra via Riboty e via Durazzo.
L’uomo sarebbe stato ripreso da varie angolazioni prima e dopo aver ucciso le tre donne, intento poi a scappare dall’appartamento della colombiana intorno alle 12.30 dopo averla uccisa.
Come riporta Fanpage, “oltre alle videocamere, ci sarebbe anche una supertestimone uscita con l’assassino dopo i delitti, che avrebbe rivelato agli agenti: “Mi ha detto di aver ucciso tre donne“.
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La Polizia sarebbe risalita a lui, oltre alla testimone contattata analizzando i tabulati telefonici e le immagine delle telecamere, anche grazie a numerose tracce biologiche lasciate dal killer su entrambe le scene dei delitti.
La Polizia Scientifica, infatti, ha trovato parti del suo dna su citofono, mobili, letti e ovviamente sui corpi delle tre donne accoltellate, le cinesi di 25 e 45 anni, e la colombiana di 62 anni.