Terribile incidente a Cassino: un operaio, infatti, ha perso la vita in un modo orribile. L’arrivo dei soccorsi è stato totalmente inutile
Una terribile tragedia si è verificata a Cassino. Nella notte, infatti, è avvenuto un incidente fatale che ha spezzato la vita di Raffaele Pollice in località Cassino lungo il tratto d’autostrada tra Colfelice e Pontecorvo.
Un uomo originario di Pozzuoli, di soli 32 anni, è stato falciato da un furgone mentre cercava di scampare all’incendio divampato sulla sua macchina. La tragedia si è consumata poco prima dell’alba di oggi domenica 20 novembre 2022: un momento fatale ha portato via la vita di un giovane uomo.
Incidente a Cassino: muore un operaio a 32 anni
L’uomo si chiama Raffaele Pollice, aveva 32 anni ed impiegato come operaio. Si trovava in quella zona per motivi di lavoro e, in seguito ad un sopralluogo con il titolare della azienda in cui lavorava, aveva deciso di rientrare a casa sua.
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L’incidente è avvenuto circa alle 04:30 al chilometro 650 dell’autostrada, precisamente sul tratto compreso in direzione sud tra Colfelice e Pontocervo.
La dinamica è ancora sotto analisi dagli acquirenti, ma fino ad ora è emerso che l’uomo, che stava guidando la sua Fiat 500, abbia colpito un mezzo degli addetti alla manutenzione stradale che proprio in quel secondo lì stava sostando lungo la carreggiata.
Proprio nel momento dell’impatto, la Fiat 500 si è ruotata orizzontalmente al senso di percorrenza e del traffico ha, da un secondo all’altro, preso fuoco.
Raffaele è uscito velocemente dall’abitacolo per riuscire a sfuggire alle fiamme, cercando di mettersi in salvo: alla fine non è servito a niente perché, proprio in quel momento, è arrivato un furgone che lo ha investito. Così Raffaele si è ritrovato centrato in pieno e sbalzato in avanti di alcuni metri.
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Sono stati subito avvisati i soccorsi del 118 e i Vigili del Fuoco. Nonostante sono arrivati piuttosto in fretta, non è servito a niente perché l’unica cosa che hanno potuto fare è stata constatare il decesso dell’uomo: le ferite erano troppo profonde e sono stati inutili i tentativi di rianimazione.