La metafonista Cristina Corrada ha raccontato in tv di “parlare” con Nadia Toffa e perché la giornalista de “Le Iene” avrebbe scelto proprio lei.
Domenica sera è andato in onda il nuovo programma Mediaset di attualità e approfondimento condotto da Giuseppe Brindisi e realizzato in collaborazione tra Videonews e Tg4.
“Zona Bianca” tra i tanti ospiti presenti in studio, ha chiesto anche la partecipazione della metafonista Cristina Corrada, ovvero quella figura che per dono o innata predisposizione, è in grado di interagire con le anime dei morti.
Cristina lo fa tramite registratori elettronici, radio o cellulare. Il suo percorso è semplice e lo ha raccontato senza troppi giri di parole:
“Mi sono resa conto di avere questo dono sei anni fa, quando ho perso mia mamma. Da subito ho iniziato a percepire delle energie, qualcosa che non avevo mai sentito prima e da lì ho iniziato un percorso. Io, inizialmente, l’ho fatto per capire dove era andata mia mamma. Per comunicare con me mi faceva apparire e cadere davanti delle monete”.
La signora però non si ferma a questo, il suo invito è stato richiesto perchè oltre alla mamma ha avuto modo di comunicare anche con la defunta giornalista de “Le Iene” Nadia Toffa, venuta a mancare ormai 3 anni fa per un tumore maligno.
La signora ha spiegato che non si spiega il vero motivo per cui anche la ex giornalista abbia scelto lei, ma che questo è un onore che la gratifica molto.
Sotto le domande di Giuseppe Brindisi ha poi raccontato la sua esperienza e i suoi contatti con Nadia Toffa:
“Io non l’ho mai conosciuta e non l’ho mai vista nemmeno in tv, ma due giorni dopo la sua scomparsa ho sentito pronunciare ‘Nadia’ dalla radio da una voce femminile”.
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“Mi sono chiesta tante volte, perché Nadia avesse scelto me. Ho comunicato con lei per due anni”. Spiega Cristina. Poi arriva però la confessione che spiazza lo studio ed i telespettatori collegati allo schermo.
“Per tutto questo tempo mi ha detto delle frasi che mi facevano pensare, poi parlando con una medium è emerso che Nadia in un’altra vita fosse stata mia sorella. Quando Nadia è andata nell’altra dimensione sapeva chi ero e che si poteva fidare di me”.
Rivela che ci ha parlato per circa 2 anni, arrivava una metafonia una o due volte al mese.