Il mistero della scomparsa di Angela Celentano si riempie di nuovi dettagli a oltre un quarto di secolo dalla sua sparizione.
Quello della sparizione di Angela Celentano, la bambina della quale si persero le tracce sul Monte Faito il 10 agosto 1996, è uno dei casi di scomparsa che in questi lunghi 25 anni e più ha coinvolto l’opinione pubblica. I genitori della bambina, Catello e Maria Celentano, insieme alle figlie Rosa e Noemi, non si sono mai arresi in questi anni. Per le ricerche, sono stati smossi mari e monti.
Di quanto avvenuto quel giorno se ne sono occupati in primis ‘Chi l’ha visto?‘, quindi praticamente tutte le trasmissioni televisive che si occupano di gialli e misteri. In un primo momento, si pensò che dietro quella sparizione ci fossero dei parenti: uno di loro, uno zio della piccola sparita nel nulla, venne anche accusato di favoreggiamento.
Accuse ben presto cadute, ma che la piccola, che all’epoca aveva solo tre anni, sia stata rapita sembra per i suoi cari più che una certezza. Così come in cuor loro Catello e Maria hanno sempre conservato la certezza che la loro figlia possa ancora essere viva. Grazie alla tecnica dell’Age progression, è stato compilato qualche tempo fa un identikit che mostra Angela Celentano come potrebbe essere adesso.
Una tecnica sicuramente molto sofisticata, ma che potrebbe essere altrettanto suscettibile di errore, ma che ha ridato nuova linfa alle indagini e nuova speranza a questa famiglia che cerca la bambina dal lontano 1996. In prima linea, in questa spasmodica ricerca, c’è anche l’avvocato Luigi Ferrandino, legale di famiglia, il quale in più interviste si è detto fiducioso che possa esserci una svolta.
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In particolare, grazie all’Age progression sono spuntate fuori non una, ma addirittura due “sosia” della bambina scomparsa, sempre facendo riferimento a quello che è il ritratto emerso in questi mesi di come potrebbe essere diventata. Ormai ben nota è la pista sudamericana, che Ferrandino intende perseguire fino in fondo. Il legale si è detto infatti pronto per partire in Sud America, per il test del DNA a questa ragazza di 29 anni che somiglierebbe all’identikit fornito con la tecnica dell’Age progression.
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Ma in queste ore emerge anche una pista “interna”, ovvero ci sarebbe una “sosia” di Angela Celentano anche in Italia. Seguendo il caso di Santina Renda, scomparsa a Palermo nel 1990, l’avvocato Ferrandino ha scoperto anche altro. Ovvero, sembra che si sia fatta avanti sui social network un’altra ragazza, la quale sostiene di assomigliare all’identikit diffuso dalla famiglia Celentano.