La storia di Donnie Rudd, il killer che uccise sua moglie e per oltre quarant’anni è riuscito a farla franca: arriva l’epilogo della vicenda.
Donnie Rudd è stato chiamato “puro male”. È riuscito letteralmente a farla franca per quasi mezzo secolo. Si è infatti reso protagonista addirittura nel 1973 di un gravissimo fatto di sangue, ma per tanti anni non è mai stato arrestato. Sua moglie, Noreen Kumeta, è scomparsa da 49 anni, uccisa nel 1973 da lui, che era suo marito da meno di un mese. L’uomo ha intascato l’assicurazione sulla vita.
Rudd è riuscita a farla franca per 45 anni prima che la legge lo raggiungesse, mandandolo in prigione circa quattro anni fa. Karen Mezera è la sorella della vittima: visita regolarmente la tomba della congiunta a Dundee. Da parte sua, c’è sempre stato grande dolore, ma soprattutto grande rabbia per non essere riuscita ad avere giustizia per lungo tempo.
La sconcertante storia di Donnie Rudd
“Mi ha tradito“, ha detto la donna, aggiungendo: “Non provavo altro che amore fraterno per lui e lui mi ha tradito”. Donnie Rudd aveva 31 anni quando ha ucciso la sua nuova moglie di 19 anni e poi ha organizzato un incidente d’auto a Barrington Hills per coprirlo. Ha poi riscosso la sua polizza di assicurazione sulla vita. Nel 2018 è stato condannato a più di 75 anni di reclusione.
“Non c’era niente di buono in lui”, ha detto Cindy Mulligan, la figliastra di Rudd. Sua madre si chiama Dianne Marks ed è stata sposata con l’uxoricida per diverso tempo dopo la morte della 19enne Noreen Kumeta. Madre e figlia hanno sempre ritenuto che quell’uomo fosse davvero malvagio, stando ai loro racconti.
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Cindy Mulligan e sua sorella hanno scritto un libro su Rudd intitolato “Vivere con il diavolo”. Rudd, secondo le accuse, di giorno era un avvocato e presidente del consiglio scolastico locale, ma le autorità sospettano che potrebbe essere stato responsabile di molti altri omicidi irrisolti. La polizia ha indagato su di lui per la morte di Loretta Tabak-Bodtke, una sua cliente che è stata uccisa nella sua casa di Arlington Heights nel 1991.
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“Ho presentato le prove che ha ucciso suo padre”, ha detto l’ex pubblico ministero Maria McCarthy, che ha definito Donnie Rudd l’assassino più pericoloso che ha incontrato nei suoi 25 anni di carriera. Qualche anno fa, l’uomo è stato condannato per i crimini commessi, però ne ha passati in cella appena quattro: è morto qualche settimana fa.