La studentessa Elisa Lam trovata morta al Cecil Hotel: “Sentivamo strani odori”, quello che viene scoperto è raccapricciante.
Il 28 gennaio 2013, la studentessa universitaria canadese Elisa Lam ha fatto il check-in al Cecil Hotel nel centro di Los Angeles. Il suo soggiorno sarebbe durato tre notti. Si fa notare poco e da quello che è stato possibile ricostruire la ragazza passa da una camera condivisa a una singola. Dall’albergo non si sposta mai, salvo per visitare una libreria.
Appena qualche ora dopo quella visita, il 31 gennaio, sparisce nel nulla: per giorni di lei non si sa nulla e si teme il peggio. Il suo è oggi diventato uno dei più noti “misteri” del crime americano dell’ultimo decennio e la sua storia è ormai nota in tutto il mondo, grazie anche a una serie Netflix.
Elisa Lam aveva lasciato le sue cose in hotel, inclusi il suo laptop e i suoi vestiti. Non c’erano segni di forzatura della porta nella sua stanza, né alcun armamentario legato alla droga. Il suo ultimo avvistamento noto è stato il filmato di sicurezza di uno degli ascensori dell’hotel, in cui è stata vista agire in modo irregolare. La ragazza si muoveva all’interno dell’ascensore come se si nascondesse.
Parlava e faceva cenno come se ci fosse qualcun altro non ripreso dalle telecamere di videosorveglianza, poco dopo viene inghiottita nel nulla. Sparisce e di lei non si sa più niente per giorni. Nell’hotel leggendario anche per altri episodi criminali, succede poi una cosa davvero strana: gli altri ospiti della struttura si lamentano della bassa pressione che esce dai rubinetti e del sapore acre dell’acqua.
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Viene perlustrata la cisterna che si trova sul tetto dell’hotel e viene fatta la macabra scoperta: il corpo privo di vita di Elisa Lam galleggia sull’acqua. La prima ipotesi, anche guardando le ultime immagini prima della scomparsa, è che la ragazza possa aver avuto una discussione con qualcuno, che poi questi l’abbia uccisa e occultato il cadavere sulla cisterna.
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In realtà, la tesi più probabile, orma data come certezza, è che la ragazza, alla quale in passato era stata diagnosticata una forma estrema di disturbo bipolare, sia caduta da sola nella cisterna. Non potrà essere però mai stabilito se si sia trattato di un incidente o di un suicidio. Quello di Elisa Lam resta comunque uno dei cold case che più hanno sconvolto l’opinione pubblica.
