La malattia di Ludovica Nasti: la giovanissima attrice rivelazione da bambina ha dovuto fare i conti con una battaglia difficile.
Sicuramente è una delle attrici più promettenti del nostro cinema, lanciata dalla serie di successo “L’Amica Geniale”, trasposizione televisiva dei romanzi di Elena Ferrante, poi già protagonista di alcune importanti pellicole. In autunno, è attesa nuovamente in televisione, al fianco di Serena Rossi, per la nuova stagione della serie tratta dai romanzi di Maurizio Di Giovanni, “Mina Settembre”.
Parliamo di Ludovica Nasti, classe 2006 e nata a Pozzuoli: per lei il mondo del cinema e della fiction televisiva sembra ormai rappresentare il futuro. Ha già recitato al fianco di attori bravissimi come Alessandro Borghi ed è stata diretta dal mattatore della comicità Made in Napoli, Vincenzo Salemme.
La battaglia di Ludovica Nasti contro la malattia
Appassionata di calcio, nel passato della ragazza c’è un dramma contro il quale ha combattuto, una malattia terribile che stava per strapparla all’affetto dei suoi cari quando aveva solo 5 anni. Ludovica Nasti, su Instagram, ha raccontato quel difficile momento della sua vita, confessando: “Non sapevo cosa sarebbe successo”. Quindi ha sottolineato di essersi impegnata per fare in modo di non aggravare la sua situazione.
Il suo lungo sfogo è accompagnato da una foto di lei da piccola, abbracciata alla sorella maggiore Martina, che le è stata molto vicina in quel periodo e lo è anche oggi. “Non ho mai mostrato questa parte di me prima d’ora, perché per quanto sia un ricordo, fa sempre un po’ male”, ricorda la giovanissima attrice, che ha dunque lottato da bambina contro una brutta malattia.
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Ricorda infatti di essere stata costretta a portare a lungo la mascherina e in piena pandemia eccola postare quello scatto insieme alla sorella, per sensibilizzare tutti sull’importanza di dispositivi di protezione individuale. Ma cosa era successo a Ludovica Nasti una decina di anni fa, quando era ancora una bambina? La diagnosi per lei era davvero tremenda: leucemia linfoblastica.
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Di fatto rischiava la vita, come lei ha ricordato, e ha messo in evidenza come ha avuto a che fare con le trasfusioni di sangue, ma non solo. Ha dovuto tagliare i capelli, convinta – grazie al sostegno dei suoi cari – che sarebbero ricresciuti più belli di prima. A darle il massimo sostegno, la mamma che dormiva affianco a lei tutte le notti su una sedia. Tutti sono stati a lei vicini, per cui l’attrice evidenzia che “guarire è stato un gioco di squadra”.