Choc per il piccolo Christian ucciso da una meningite a soli 15 mesi: il decesso avvenuto all’ospedale di Padova.
I suoi genitori, Olesya Stavchanska e Nazariy Lozovyy, moglie e marito di origine ucraina che da molti anni vivono a Belluno, hanno provato in tutti i modi a salvarlo, recandosi al pronto soccorso quando si sono accorti che il loro piccolo aveva la febbre alta. Ma purtroppo per lui, non è stato davvero possibile fare nulla.
Il piccolo Christian Lozovyy è stato ucciso da una meningite fulminante, che non gli ha lasciato scampo: aveva solo 15 mesi. La situazione è precipitata in maniera drammatica nel giro di qualche giorno dalla comparsa dei primi sintomi. Il bambino è stato accompagnato dai genitori al pronto soccorso del San Martino di Belluno.
La morte del piccolo Christian, ucciso dalla meningite
Da qui, di fronte all’aggravarsi delle condizioni di salute del piccolo, si è optato per il trasferimento d’urgenza all’ospedale di Padova. Ma nella città di Sant’Antonio purtroppo il bambino è deceduto. La morte avvenuta nel nosocomio euganeo è a quanto pare imputabile a una meningite batterica fulminante, causata da pneumococco, che il piccolo aveva contratto.
Di fronte a tragedie del genere, è impossibile rimanere inermi, così la comunità intera di Belluno si è stretta attorno al lutto di questa coppia, che ha perso il proprio piccolo, nato il 26 agosto dello scorso anno. Sua mamma Olesya lavora per Luxottica, il suo papà Nazariy ha studiato all’istituto tecnico Segato di Belluno ed entrambi sono molto conosciuti e sono inseriti nel tessuto cittadino.
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Appena qualche mese fa, papà, mamma e il piccolo Christian avevano festeggiato il primo compleanno del bambino, nelle scorse ore l’immane tragedia che li ha colpiti. Nella giornata di oggi, nella chiesa di Cavarzano, si sono tenuti i funerali del piccolo, di fronte a una comunità che ha manifestato affetto e vicinanza ai genitori.
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Un piccolo corteo ha infine accompagnato Christian, il bambino ucciso da una forma gravissima di meningite, al cimitero di Cusighe, che si trova nella periferia nord-est della città di Belluno. Qui il piccolo è stato sepolto: un dolore che ha davvero colpito tutti, senza distinzione.