Uccide una ragazza e poi chiama un’amica per aiutarlo a “sbarazzarsi del cadavere”. Quel che è successo è allucinante. Succede in Pennsylvania.
Un adolescente di 16 anni, Joshua Cooper, uccide una ragazzina di 13 e dopo aver commesso il fatto videochiama un’amica in cui ammette l’omicidio e le chiede di aiutarlo a “sbarazzarsi del cadavere”.
È successo a Bensalem nello stato della Pennsylvania siamo nella parte nord-orientale degli Stati Uniti. La cittadina di poco più di 50mila abitanti è stata sconvolta da quanto successo lo scorso 25 Novembre. I due giovani erano a casa di lui insieme perché Cooper voleva mostrale la pistola del padre; maneggiando l’arma è però partito un colpo che si è rivelato fatale per giovane.
Cooper dopo quanto accaduto ha videochiamato un’amica in cui le chiedeva come potersi sbarazzare di un cadavere. L’amica ha inizialmente pensato ad uno scherzo, poi l’amara scoperta e la chiamata alla polizia locale.
Joshua finito in carcere a 16 anni
A chiamare il 911 è stata la madre dell’amica contattata da Cooper che ha riferito alla polizia di un video inviato via Instagram chat alla figlia, in cui il giovane 16enne riprendeva un cadavere. All’arrivo dei soccorsi per la giovane non c’è stato nulla da fare.
Stando alle testimonianze, Cooper ha prima “avvertito” l’amica di aver ucciso una ragazza per poi capovolgere la fotocamera e mostrale quello che era effettivamente successo e in quel momento le ha chiesto aiuto per sbarazzarsi insieme del cadavere.
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Una volta arrivati sulla scena del crimine gli agenti constato, nel bagno dove hanno ritrovato la ragazza morta, il maldestro tentativo da parte del giovane di ripulire la scena.
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Alla vista della polizia, Cooper ha tentato la fuga ma è stato preso e identificato poco distante dalla casa. Anche se 16enne Joshua è stato accusato come adulto di diversi reati dall’omicidio all’occultamento di cadavere fino al possesso di armi illegale. Data la gravità dei fatti, il giudice ha negato la libertà su cauzione e il giovane dovrà restare dietro le sbarre fino al processo; attualmente è detenuto nel centro di detenzione minorile Edison.