Un ragazzo di 13 anni è morto nelle scorse ore dopo essere stato ferito da un poliziotto un mese fa: era stato sparato.
Un ragazzo di 13 anni è morto nelle scorse ore dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico, quasi un mese dopo essere stato colpito da un poliziotto e gravemente ferito. Il decesso è avvenuto al Soroka Medical Center di Beersheba. Ne danno notizia i media israeliani.
A quanto pare, il ragazzo era rimasto ferito nella città beduina di Arara in circostanze controverse all’indomani delle elezioni alla Knesset. Dopo il miglioramento iniziale, Issa Talqat – questo il nome del ragazzo di appena 13 anni – è morto nelle scorse ore, durante l’intervento chirurgico. Il ragazzo sarebbe stato simpatizzante di Ra’am, la Lista Araba Unita, tra i partiti filogovernativi di Israele.
Il ferimento del ragazzo è avvenuto il 1° novembre dopo la pubblicazione degli exit poll elettorali, che hanno consegnato a Ra’am cinque seggi alla Knesset. Chi lo ha colpito si è difeso, sostenendo di aver avuto paura per la sua incolumità. Ieri, a un mese di distanza da quel tragico ferimento, la notizia del decesso del povero ragazzo arabo.
Una dichiarazione della polizia rilasciata all’epoca affermava che “i conducenti di veicoli che guidavano selvaggiamente ad Arara erano sospettati di aver messo in pericolo un agente”. Talqat, che secondo i testimoni stava camminando sul marciapiede quando è stato colpito, è stato ricoverato in ospedale con ferite al collo. Sembrava si stesse riprendendo e secondo alcune testimonianze camminava anche autonomamente.
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Ma aveva davanti a sé interventi chirurgici difficili ed è stato dichiarato morto nella giornata di ieri. Il decesso è avvenuto per le complicanze avvenute pochi minuti dopo l’inizio di un’operazione per installare un meccanismo per l’alimentazione nel suo corpo.
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Il poliziotto che ha sparato a Talqat è stato interrogato dal dipartimento investigativo interno della polizia, un organismo del ministero della giustizia che indaga su presunti illeciti della polizia. Ha detto di aver sospettato che uno degli automobilisti nelle vicinanze stesse cercando di investirlo. Alcuni testimoni hanno invece dichiarato che il ragazzo colpito non era in alcun modo legati a chi era nelle auto.