Il caso di Marco Tantucci, l’uomo di Ancona scomparso da oltre un mese: il giallo dell’ultimo ricovero a Torrette, la sorella lo cerca.
Non ha più notizie di suo fratello da oltre un mese e così ha deciso di fare di tutto per cercarlo: Barbara Tantucci è una donna che fa un disperato appello per Marco, il suo congiunto che ha sentito per l’ultima volta, stando a quanto ha raccontato, lo scorso 28 ottobre. Quel giorno, l’uomo che è di 44 anni e vive ad Ancona, è partito per Milano per andare a trovare una sua cugina.
Di fatto è stato l’ultimo contatto che ha avuto con la sorella, che dopo un periodo di attesa si è decisa a denunciare la scomparsa ai militari dell’Arma dei Carabinieri. Lo ha fatto quasi un mese dopo, il 22 novembre, poi si è rivolta anche ai social network con un accorato appello su Facebook.
L’appello è stato ricondiviso in Rete centinaia di volte, ma a oggi anche questo tentativo di avere notizia sul fratello, si è rivelato per Barbara un buco nell’acqua. Il caso, coi misteri che ruotano attorno a esso, è ora finito anche a Chi l’ha visto, la storica trasmissione di Raitre dedicata alle persone scomparse nel nulla.
La preoccupazione riguarda soprattutto un passato e un presente difficili per Marco Tantucci, che risulterebbe vivere in strada e che avrebbe un trascorso da tossicodipendente e sarebbe in cura al Sert. L’uomo sparito nel nulla e che è originario di Ancona, peraltro, lo scorso 27 novembre pare non abbia prelevato la quota economica del Reddito di Cittadinanza, come faceva abitualmente alle Poste.
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Successivamente, in ogni caso, alla sorella Barbara è stato opposto un rifiuto di avere ulteriori informazioni da parte di Poste Italiane, che chiaramente protegge la privacy dell’uomo. Ci sono però troppe cose che non quadrano nella vicenda di Marco Tantucci, che è pelato e brizzolato e soprattutto ha un segno particolare ben evidente, non avendo l’occhio destro.
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Innanzitutto, sarebbe stato ricoverato all’ospedale Torrette di Ancona lo scorso 17 novembre, senza dire nulla ai familiari. Poi ci sono due strane telefonate, ricevute da un parente: qualcuno che si qualifica come personale sanitario di Milano e che spiega che l’uomo è stato vittima di un pestaggio, ma sarebbe poi fuggito dall’ospedale. L’anonimo ha spiegato di aver trovato il numero del familiare in un’agenda nelle tasche di Marco Tantucci. La famiglia ha oggi paura per la sua sorte.