Un caso che ha scosso le coscienze quello di Alessia Sbal: quello che sembrava un incidente stradale nasconde risvolti davvero tremendi.
Alessia Sbal è morta in maniera atroce lo scorso 4 dicembre sul Grande Raccordo Anulare di Roma: di quanto accaduto si sta delineando un quadro impressionante, fatto di negligenza e omissione di soccorso. La donna, che aveva 42 anni, è stata travolta e uccisa da un camion: era sera e dalla ricostruzione emerge qualcosa di struggente e assurdo, che ha portato all’arresto del camionista.
L’uomo ha 47 anni e si trova adesso ai domiciliari, ma a quanto pare a incastrarlo sarebbero state proprio le parole della vittima, prima di morire. Secondo la ricostruzione, infatti, Alessia Sbal sarebbe riuscita a dare la targa del camion che l’ha travolta ai soccorritori, prima di perdere conoscenza.
Cosa sappiamo della morte di Alessia Sbal
Grazie a quella sua testimonianza, si è riusciti a risalire a chi l’ha uccisa, che ora si troverebbe indagato per omicidio stradale e omissione di soccorso. Il camionista che l’ha travolta avrebbe spiegato di non averla vista, ma la ricostruzione dei fatti sembra raccontare tutta un’altra vicenda. Una vicenda fatta di pesantissime negligenze da parte dell’uomo.
Sembra che il camionista l’avrebbe tamponata e la donna lo avrebbe costretto ad accostare sulla corsia d’emergenza: ne sarebbe nata una discussione, che una testimone – un’amica di Alessia Sbal in quel momento al telefono con lei – avrebbe ascoltato. Ci sono anche delle telefonate della donna al numero di emergenza del 112, poi pare che il camionista sia risalito sul proprio mezzo e sia ripartito trascinandosi dietro la povera donna per diversi metri.
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Una versione che l’uomo contesta, sostenendo di non essersi accorto di nulla, ma che la mamma della donna, Tina Angiolini, e soprattutto sua sorella Ilaria – intervistata da alcuni quotidiani – contestano apertamente. Sostengono infatti che le cose non sarebbero andate come descritte e ci sono punti oscuri. Lo fanno sulla base delle telefonate registrate al 112 e della testimonianza di un uomo, Paolo Piccini, che dice di aver assistito alla prima parte dell’incidente.
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I familiari di Alessia Sbal chiedono a eventuali altri testimoni di farsi avanti, intanto si svolgono nella giornata del 13 dicembre i funerali della donna, molto conosciuta sia a Ciampino che nel quartiere Monteverde. La 42enne, infatti, in quest’ultimo quartiere aveva un centro estetico, ubicato in via Duchessa di Galliera. Grande amante dei cani, si definiva un’anima libera.