Il giallo della scomparsa di Gaia Randazzo: nuovi appelli di Enrica e Giacomo, cosa dicono la sorella e il fratello della ragazza.
La vicenda della scomparsa di Gaia Randazzo resta ancora un mistero con molti punti oscuri: come si ricorderà, la ragazza di 20 anni è sparita nel nulla la notte tra il 10 e l’11 novembre scorso, sul traghetto Genova-Palermo. Insieme al fratellino di 16 anni, stava andando in Sicilia a trovare i nonni. Quando il ragazzo si è svegliato, lei non c’era più.
Purtroppo sono nulle le speranze di ritrovarla in vita, ma contestualmente i suoi familiari non credono alla tesi del suicidio. Non ci crede nemmeno il suo ex fidanzato: la giovane si era lasciata da poco, ma lui ha spiegato che la relazione si era conclusa in maniera consensuale, anzi era stata lei a lasciarlo.
Quanti hanno conosciuto Gaia Randazzo, dunque, si dicono convinti che su quel traghetto sia successo qualcosa di grave, che ha avuto lei come vittima. Vengono inoltre messi in evidenza alcuni elementi che non tornano, dal punto di vista delle indagini. La tesi è dunque che qualcuno possa aver fatto del male alla ragazza. Nella ricerca della verità, in prima linea c’è mamma Angela.
Ci sono poi il fratellino di 16 anni che si trovava con lei e che si chiede cosa possa essere successo alla sorella quella notte mentre lui dormiva. C’è anche la sorella maggiore di Gaia, Enrica, nata da un precedente matrimonio del padre di entrambe. La giovane vive a Palermo e da poco è diventata mamma per la seconda volta.
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Spiega che la sorella minore era felicissima di poter conoscere il nuovo nipotino e che per questo anche lei non può credere all’ipotesi del suicidio. L’appello è perché chi sa cosa sia successo su quel traghetto un mese fa lo dica e non si nasconda dietro un muro di omertà.
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Sulla stessa lunghezza d’onda le parole di Giacomo, l’altro fratello maggiore di Gaia Randazzo: anche lui sottolinea negli appelli messi in Rete la necessità di rompere il muro di omertà nella vicenda che riguarda la sorellina. “Fatemela tornare a casa”, chiede il giovane, lasciando aperta ancora una flebile speranza e chiedendo a chiunque possa avere notizie di contattarlo.