Il giallo della studentessa di 20 anni trovata morta nel campus universitario: cosa è successo e cosa sappiamo finora di questo caso?
Una morte che ha sconvolto la tranquillità di un campus universitario e una serie di interrogativi che sono senza una risposta. Cosa è successo davvero a questa ragazza, che era scomparsa nel nulla e poi è stata ritrovata morta? Una vicenda che ha sconcertato l’opinione pubblica e che ha ancora molti interrogativi che non vengono risolti. Il suo corpo è stato scoperto a ottobre dietro i campi da tennis dell’università che frequentava.
Da allora, molto ha fatto discutere questa vicenda e proprio in queste ore arrivano le prime risposte definitive sul caso della studentessa trovata morta alla Princeton University. Era una ragazza solare, Misrach Ewunetie – questo il nome della studentessa di 20 anni, il cui cadavere è stato appunto rinvenuto ormai oltre due mesi fa.
Cosa è successo alla studentessa trovata morta in un campus?
La ragazza, da quanto si apprende, è stata vista l’ultima volta intorno alle 3 del mattino del 14 ottobre. Si trovava vicino a un edificio residenziale nel campus del New Jersey. Un paio di giorni dopo, è la stessa università che frequentava, preoccupata dall’assenza, a denunciarne la scomparsa. Immediatamente, la macchina delle ricerche da parte delle forze dell’ordine si è messa in moto.
Quattro giorni dopo, il 20 ottobre, la tragica scoperta: Misrach Ewunetie è stata infatti rinvenuta morta e si è rafforzata la tesi che qualcuno potesse averle fatto del male. Ora arriva invece il verdetto dell’autopsia, che di fatto risolve il giallo della studentessa scomparsa, anche se alcuni interrogativi restano. Vediamo cosa è successo a questa ventenne.
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Un’autopsia ufficiale condotta su Misrach Ewunetie dall’ufficio del medico legale regionale del Middlesex ha stabilito che la sua morte sia stata un suicidio. La ragazza probabilmente non ha sentito alcun dolore, in quanto avrebbe assunto una dose letale di farmaci. A confermare questa tesi è il patologo forense, dottor Michael Baden a Fox News Digital.
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Secondo l’autopsia, infatti, la ragazza trovata morta avrebbe ingerito una dose letale di bupropione, escitalopram e idrossizina, farmaci che se assunti in grande quantità danno un’eccessiva sonnolenza, che può portare anche a uno stato di coma, dal quale appunto la ragazza non sarebbe uscita più. Si tratta di due principi attivi usati per combattere la depressione e un antistaminico che cura le allergie e l’ansia.