Il dramma di Alberto Bertoli: la malattia del padre cantautore, Pierangelo, prima la poliomelite e poi il tumore che lo ha ucciso.
Classe 1980, nato a Sassuolo, è Alberto Bertoli uno degli ospiti della prima puntata dell’anno della trasmissione ‘Oggi è un altro giorno”, condotta da Serena Bortone e in onda su Raiuno. Nel corso del programma, il cantautore parla del rapporto con il suo amatissimo papà, dal quale ha tratto ispirazione e del quale ha seguito le orme.
Alberto è infatti figlio di uno dei monumenti del cantautorato italiano, Pierangelo Bertoli, che con brani come “Pescatore”, “A muso duro” ed “Eppure soffia” ha scritto la storia della nostra musica. Nel disco “Due voci intorno al fuoco”, uscito a novembre 2022, l’eredità del padre viene raccolta dal figlio, in particolare nel brano “Star con te”.
Nelle scorse settimane, fosse stato ancora vivo, Pierangelo Bertoli avrebbe compiuto ottant’anni, invece se ne è andato ormai vent’anni fa, il 7 ottobre 2002, in maniera prematura e dopo la sofferenza di una grave malattia. Dell’ultima parte della sua carriera, ricordiamo soprattutto le due partecipazioni al Festival di Sanremo, prima con “Spunta la luna dal monte”, insieme ai Tazenda, poi con “Italia d’oro”, brano che gli valse un sorprendente quarto posto.
All’epoca, Alberto era solo un bambino e suo papà lo osservava da lontano, cercando di attingere da un repertorio di valore davvero inestimabile. Pierangelo Bertoli, peraltro, è stato il mentore di cantautori italiani di grande valore, primo fra tutti Luciano Ligabue. Sogni di rock’n roll e Figlio di un cane, brani scritti dal rocker di Correggio, vennero ad esempio prima incisi da Bertoli.
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Attivissimo anche da un punto di vista politico, tanto da essere criticato perché troppo estremista, Pierangelo Bertoli – che appunto sostenne sin dai primi anni la passione del figlio Alberto – ha dovuto convivere con la poliomelite tutta la vita. A soli 10 mesi, infatti, fu colpito da questa malattia che lo costrinse a vivere sulla sedia a rotelle. Nonostante questo, mai si è arreso e ha sempre lottato anche per i diritti dei disabili.
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Non tantissimi ricorderanno una pubblicità sociale di fine anni Ottanta che riguardava le barriere architettoniche e aveva proprio Bertoli come protagonista. Nel 2002, invece, a sconfiggerlo fu un tumore ai bronchi, che lo colpì proprio mentre lavorava a un disco insieme al figlio Alberto. Dopo la sua morte, Alberto Bertoli ha anche contribuito a rilanciare con alcune pubblicazioni i successi del padre.
