L’avvocato di Piera Maggio, la madre di Denise Pipitone, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all’appello lanciato dalla sua assistita dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro.
Un nuovo appello è stato lanciato sulle proprie pagine social da Piera Maggio, la madre della piccola Denise Pipitone, la bambina di cui si sono perse le tracce l’1 settembre del 2004 da Mazara del Vallo, centro della provincia di Trapani.
Il post, pubblicato lunedì sera, nelle ore successive all’arresto Matteo Messina Denaro, è indirizzato ai magistrati e allo Stato con la richiesta di chiedere informazioni sulla scomparsa della figlia al boss di Cosa Nostra. In merito, in un’intervista all’agenzia Dire, ha parlato l’avvocato di Piera Maggio.
“Ci appelliamo a dei sentimenti forse assopiti, al vero senso dell’essere un genitore amorevole. Stato, magistrati, chiedete al boss Matteo Messina Denaro, se sa dov’è la nostra Denise. Noi siamo convinti che se decidesse di fornire la risposta alla nostra domanda, metterebbe fine al nostro calvario”. Con queste parole, in un post pubblicato su Facebook, Piera Maggio si è rivolta a Stato e magistrati dopo l’arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro con la speranza di avere risposte sulla scomparsa della figlia Denise Pipitone.
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Nelle scorse ore, ai microfoni dell’agenzia Dire, ha rilasciato alcune dichiarazioni l’avvocato di Piera, Giacomo Frazzitta. Secondo quanto affermato dal legale, la famiglia di Denise non pensa che il superboss possa essere in alcun modo coinvolto nella scomparsa della bambina, ma potrebbe essere a conoscenza di informazioni in merito, considerato “il clamore dei media e delle forze dell’ordine sul caso” ed il suo ruolo al vertice della mafia nel territorio in provincia di Trapani.
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L’avvocato Frazzitta ha poi concluso dichiarando: “Mi rendo conto – riporta l’agenzia Dire– che la caratura del personaggio non lascia sperare in nessuna collaborazione con la giustizia, ma la richiesta della madre di Denise è assolutamente legittima“.