L’incredibile vicenda di Rino Germanà: il commissario di polizia che è scampato all’attentato di Matteo Messina Denaro, come ha fatto.
Il 14 settembre 1992, l’allora Commissario di Polizia di Mazara del Vallo, Calogero Germanà, che tutti conoscono ancora oggi come Rino, ebbe forse il suo giorno più impegnativo nella carriera di poliziotto. Una giornata che non solo non è mai riuscito a dimenticare, ma che è entrata nella memoria collettiva di quanti si battono contro la mafia.
Quel giorno, infatti, il commissario si è salvato da un attentato ai suoi danni compiuto da un commando di killer di Cosa Nostra. Nell’auto con a bordo i killer, una Fiat Tipo, non c’erano dei nomi qualsiasi, ma alcuni dei boss più feroci di quella stagione di sangue per la Sicilia e per l’Italia intera. Nel comando di killer c’erano infatti Leoluca Bagarella e Giuseppe Graviano, da tempo consegnati alla giustizia.
Chi è Rino Germanà: così si è salvato da Bagarella, Graviano e Messina Denaro
Bagarella, che ha 80 anni ed è detenuto dal 24 giugno 1995, è ritenuto responsabile diretto di alcuni dei fatti di sangue più gravi di quegli anni, comprese alcune delle grandi stragi come quella di Capaci e compreso l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, il bambino che venne sciolto nell’acido. Graviano – che insieme al fratello maggiore Filippo venne arrestato a Milano nel gennaio 1994 – è l’uomo che è accusato da diversi pentiti di aver azionato il telecomando che fece esplodere l’autobomba in Via D’Amelio.
Con i due boss, uno già con una certa esperienza e l’altro molto più giovane, c’era anche Matteo Messina Denaro, all’epoca praticamente coetaneo di Giuseppe Graviano. Il terzetto si mise a seguire il commissario Germanà, che con la sua Fiat Panda si trovava sul lungomare Fata Morgana di Tonnarella. Quando il poliziotto si accorse di essere seguito, sorprese i killer scendendo dall’auto, pistola in pugno.
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Ne nacque un conflitto a fuoco a pochi metri dai bagnanti, ancora molto numerosi visto anche il periodo dell’anno. I killer capirono di non poter rischiare ulteriormente e così fuggirono, mentre Rino Germanà, che era stato ferito di striscio, venne soccorso dai bagnanti. Rapidamente, venne poi portato al sicuro in una località segreta.
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Da quell’attentato sono passati oltre trent’anni e oggi Rino Germanà è ormai un ex poliziotto in pensione. Ha fatto anche una importante carriera tra le forze dell’ordine, tant’è che il suo ultimo incarico in Polizia è stato di questore di Piacenza, ruolo che ha ricoperto fino al 2017. Da quel 14 settembre 2022 è soprattutto il poliziotto che con coraggio si è salvato dalla furia omicida di Matteo Messina Denaro e dei suoi sodali.