Ancora una volta il cantante Marco Rea è Joe Cocker su Raiuno: da The Voice Senior a Tali e Quali, il timbro vocale è inconfondibile.
Lo scorso anno aveva vissuto al massimo l’esperienza di The Voice Senior, arrivando a un passo dalla semifinale del talent show in onda su Raiuno, ora ci riprova con un altro talent sempre della prima rete nazionale, ovvero Tali e Quali, lo spin off per NIP del più famoso Tale e Quale Show. Lui è Marco Rea e ancora una volta si presenta al pubblico con un brano di Joe Cocker.
Anzi, questa volta dovrà travestirsi dall’istrionico interprete di brani immortali, venuto prematuramente a mancare nel dicembre 2014, pur lasciando una traccia indelebile del suo innato talento. A The Voice Senior, per Marco Rea l’esperienza finì con un po’ di amarezza e non mancò di farlo pesare in un’intervista in cui sostenne che comunque non gli era mancato il grande affetto della gente.
Cosa sappiamo di Marco Rea, oggi protagonista a Tali e Quali
70 anni da compiere, nato ad Amelia, ora Marco Rea ritorna in televisione, appunto su Raiuno, per tentare la scalata al programma condotto da Carlo Conti, sebbene anche questa sera la concorrenza sembra davvero agguerrita. A The Voice Senior, si presentò alle Blind Auditions portando Unchain my heart e ancora una volta stasera ripropone un brano di Joe Cocker, che già ha avuto modo di imitare nell’abbigliamento.
A Terni, dove vive e si esibisce molto spesso, Marco Rea è considerato una sorta di pietra miliare: chi fa musica rock sul territorio, è improbabile che almeno una volta non abbia avuto a che fare con lui. Oltre a Joe Cocker, nel corso della sua carriera, ha interpretato con grande passione anche Carlos Santana, Vasco Rossi e Lucio Battisti, dimostrandosi dunque molto versatile.
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Suona da sempre, ma se la musica è sempre stata una passione e un hobby, per accompagnare e uscire dalla sua routine lavorativa al Ministero della Difesa, da quando è andato in pensione può anche ragionare davvero da rockstar. Ed ecco dunque le sue apparizioni televisive, diventate molto più frequenti negli ultimi anni, raccogliendo appunto anche molto consenso.
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Autodidatta da quando aveva 13 anni, ovvero da quando ha preso la sua prima chitarra in mano, un po’ scherzando e un po’ parlando sul serio, Marco Rea sottolinea di non sapere nemmeno leggere le note sul pentagramma. La grinta è però tanta e questo gli permette di esibirsi su tanti palcoscenici, non solo nella sua Regione, ma uscendo anche nel resto d’Italia e d’Europa.