Malore negli spogliatoi per l’ex attaccante che aveva giocato anche in Serie A: lutto dopo la morte dell’allenatore di calcio.
Un grave malore si è portato via uno dei personaggi simbolo del calcio di provincia, capace di partire dalle giovanili dell’Avis Edilsport Altamura, fino a conquistare, categoria dopo categoria, la massima divisione. Ma soprattutto di inventare un modo unico di giocare in attacco, talmente unico che a lui deve il suo nome. In quanti sono rimasti affascinati davanti all’attaccante che si alza la palla con il piede sinistro, poi con il tacco la manda in avanti?
Ebbene, questa particolarissima tecnica viene definita bicicletta e il primo a metterla in mostra nei campi di calcio è stato l’attaccante del quale vi stiamo parlando e che a fine carriera ha proseguito come allenatore, fino a questo pomeriggio. Oggi, infatti, il mister è deceduto a causa di un malore improvviso che lo ha colpito dentro gli spogliatoi.
Stiamo parlando di Vito Chimenti, morto nel pomeriggio di oggi a Pomarico, in provincia di Matera, prima della gara tra Pomarico e Real Senise. Matera era la città dove aveva iniziato a fare sul serio, dopo il trasferimento da Altamura, poi una breve parentesi con la Lazio, quindi Lecco e Salernitana. Era anche tornato a Matera per due stagioni, prima di trasferirsi al Palermo.
Coi rosanero compie delle incredibili imprese, realizzando in due annate la bellezza di 29 gol e sfiorando addirittura una Coppa Italia. Vito Chimenti era infatti in campo nella finale persa due a uno con la Juventus e anzi fu lui ad aprire le marcature, prima che i bianconeri vincessero poi in rimonta. In quella partita, si infortunò al ginocchio, a causa di un fallo subito da Antonio Cabrini.
LEGGI ANCHE —> Scontro tra due auto sulla regionale: morto giovane padre
Ma fu proprio quella partita a convincere gli osservatori che si trattava di un attaccante da Serie A: fratello di Francesco Chimenti, che però non arriverà ai suoi livelli, pur giocando molto in Serie B e diventando l’attaccante più prolifico della storia della Sambenedettese, e zio di Antonio – il portiere campione d’Italia con la Juve 2003, Vito Chimenti viene acquistato dal Catanzaro.
LEGGI ANCHE —> Ragazzo di 28 anni trovato morto in casa: disposta l’autopsia
Nella massima serie, con la squadra calabrese, segna un solo gol ma si riscatta l’anno successivo con la Pistoiese: la cenerentola del campionato retrocede, ma non arriva ultima, e lui segna nove gol. L’anno dopo gioca ad Avellino, segnando tre gol, quindi torna in Puglia, sponda Taranto, dove si ritira. Da allenatore, proprio come da calciatore, inizia poi a far sul serio col Matera.