All’alba di questa mattina, un operaio di 29 anni ha perso la vita mentre stava lavorando al porto di Civitavecchia, in provincia di Roma. Proclamato uno sciopero di 24 ore.
Ancora un infortunio mortale sul lavoro in Italia. Questa mattina a Civitavecchia, in provincia di Roma, un operaio di 29 anni ha perso la vita mentre era impegnato nel trasporto di un container sulla banchina del porto.
La vittima, per cause ancora da determinare, sarebbe rimasta schiacciata dallo stesso container mentre si trovava su un muletto. A nulla è servito il tempestivo intervento dei soccorritori che hanno potuto solo dichiarare la morte del giovane operaio. Indagini in corso da parte della Polizia Marittima.
Dramma all’alba di questa mattina, venerdì 10 febbraio, al porto di Civitavecchia, comune nella provincia di Roma. Un operaio di 29 anni, Alberto Motta, ha perso la vita in un incidente sul lavoro.
Il giovane, dipendente di Roma Terminal Container, secondo le prime informazioni apprese da Il Corriere di Roma, stava trasportando un container lungo la banchina alla guida di un muletto, quando improvvisamente quest’ultimo è crollato schiacciandolo.
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Lanciato l’allarme, sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco ed un equipaggio del 118, ma per Alberto era ormai troppo tardi. Ai soccorritori non è rimasto altro che constatare il decesso dell’operaio, sopraggiunto per le gravissime lesioni.
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Sul posto anche gli agenti della Polizia Marittima che hanno avviato le indagini e gli accertamenti utili a risalire alla dinamica e alle cause dell’incidente. I sindacati, scrive la redazione de Il Corriere di Roma, hanno deciso di proclamare nell’immediato uno sciopero di 24 ore sino alle 12 di domani.
Si tratta della seconda tragedia in poche ore in Italia. Ieri pomeriggio al porto di Trieste un operaio di 58 anni è morto finendo con il muletto sul quale si trovava in mare. Anche in quel caso a nulla erano serviti i soccorsi.
