Questa mattina un operaio di 73 anni è morto mentre raccoglieva delle nocciole in un’azienda agricola di Variglie, frazione di Asti. Sul posto i soccorsi e le forze dell’ordine.
Un lavoratore di 73 anni è rimasto vittima di un incidente mentre si trovava all’interno di un’azienda agricola. L’infortunio mortale si è verificato questa mattina a Variglie, frazione del comune di Asti.
Il 73enne sarebbe stato centrato in pieno da una parte del macchinario per la raccolta delle nocciole che stava utilizzando staccatosi improvvisamente. Ai soccorsi, giunti sul posto, non è rimasto altro che constatarne il decesso. Ora si indaga per stabilire con precisione le cause di quanto accaduto.
Variglie, colpito da una parte di un macchinario: lavoratore muore mentre raccoglie le nocciole
Nella mattinata di oggi, domenica 12 febbraio, un uomo è morto mentre lavorava in un’azienda di Variglie, frazione di Asti. La vittima è Felice Rosso, lavoratore di 73 anni che abitava in una casa adiacente alla ditta.
Rosso si trovava su un macchinario trasportatore a coclea per raccogliere le nocciole. Per cause ancora da stabilire, scrive la redazione di Fanpage, una parte del macchinario ha ceduto colpendo alla testa l’anziano che è crollato al suolo privo di sensi.
Presso l’azienda sono arrivati i vigili del fuoco ed un’equipe medica del 118, ma per l’anziano era ormai troppo tardi. Ai soccorritori non è rimasto altro che constatarne il decesso: fatali, riferiscono i colleghi di Fanpage, le lesioni riportate nell’incidente sul lavoro.
LEGGI ANCHE —> Auto sbanda e finisce contro un platano: muore bimbo di 4 anni
Oltre ai soccorritori, come da prassi, sono intervenute anche le forze dell’ordine che si sono occupate degli accertamenti ed ora dovranno stabilire la causa e la dinamica della tragedia. Non è difatti ancora chiaro cosa abbia provocato il distacco della parte del macchinario che ha colpito in pieno la vittima.
LEGGI ANCHE —> Investita da un camion sul marciapiede: morta una donna
Una scia di sangue quella delle vittime sul lavoro in Italia che, purtroppo, si aggrava di giorno in giorno. Solo nel 2022 sono state oltre mille secondo i dati dell’Osservatorio dell’Usb (Unione Sindacale di Base).