Si è spento a 50 anni Luca Blanco, il “menestrello” di Ravenna trovato senza vita nel garage della sua abitazione.
La città di Ravenna perde in queste ore uno dei suoi concittadini più popolari, “un ragazzo triste sempre vestito di allegria, che cantava a squarciagola per le vie della città”, come lo ricorda su Facebook una sua concittadina. Si è infatti spento improvvisamente a soli 50 anni, Luca Blanco, che nel capoluogo di provincia emiliano oggi viene ricordato come “il menestrello di viale Alberti”.
Lo chiamavano anche “il ragazzo in bicicletta”, l’uomo che è venuto a mancare nelle scorse ore, lasciando un vuoto soprattutto in chi, nella sua Ravenna, a lui si era molto legato, per via di quei suoi ritornelli urlati per le strade del centro cittadino. Nel popoloso quartiere Alberti tutti conoscevano Luca, che di quella zona di Ravenna era ormai un’istituzione, in tanti oggi lo ricordano con benevolenza.
Cosa è accaduto a Luca Blanco? La morte del menestrello
Il volto di Luca Blanco, peraltro, proprio come il suo fisico erano fotografatissimi da chiunque si trovasse a imbattersi in lui in questi anni. Non solo gente comune, ma anche Alex Majoli, fotoreporter acclamato anche a livello internazionale, lo avevano immortalato per le strade della città. Classe 1973, il cantante e artista di strada aveva compiuto 50 anni nei giorni scorsi.
Se in tanti ne sottolineano l’allegria che portava coi suoi versi, sono però in molti a denunciare come Luca Blanco fosse tutt’altro che il personaggio solare ora descritto anche dalla stampa locale. In molti, infatti, ne evidenziano l’insofferenza malcelata dietro un carattere istrionico e dietro quella solo apparente allegria, che lo rendeva “personaggio”.
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“Luca era eternamente gioioso, felice come sembrava o era il disagio interiore che lo spingeva a cantare, urlare per farsi ascoltare?”, si chiede qualcuno tra i suoi concittadini. Altri fanno notare come quel suo modo di fare trasmettesse tutto tranne che allegria e come anzi fosse spesso solo per strada, snobbato da quei suoi stessi concittadini che lo ricordano come un “menestrello”.
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Anche la sua morte è avvenuta nella solitudine del garage della sua abitazione, dove l’altra sera ha deciso di togliersi la vita. Amante della letteratura e della filosofia, questo eterno ragazzo di 50 anni è morto suicida, dopo essere stato dunque uno dei tanti “ultimi”, messi ai margini dalla società e che soltanto dopo la morte in molti provano a riabilitarne la figura.