Sophia, una bambina di sei anni, è stata rapita e portata con la forza in una zona agricola, dove è stata violentata e uccisa. Il sospetto di 18 anni ha confessato i crimini ed è stato arrestato.
La piccola Sophia, di soli 6 anni, è stata strangolata a morte dopo essere stata stuprata e rapita da un vicino di casa di 18 anni: il corpo della vittima è stato ritrovato in una zona rurale della città dove è avvenuto il tragico fatto che ha sconvolto l’opinione pubblica. Succede a Douradina, un comune del Brasile che si trova nello Stato del Mato Grosso do Sul e ha poco più di 5mila abitanti.
Alla polizia, il sospetto ha confessato il crimine ed è stato arrestato in flagrante: si tratta di un delitto che davvero mette i brividi anche per la dinamica con la quale si è consumato. Mateus Rocha Rodrigues Alves, che coordina le indagini sull’omicidio, ha chiarito che il sospetto è stato arrestato dopo che diversi testimoni lo avevano indicato come l’ultima persona in quella zona al momento del delitto.
La drammatica uccisione di una bambina di soli sei anni
La piccola viveva con sua zia, che a quanto pare ha contribuito a dare una svolta alle indagini: la polizia è arrivata al sospettato dopo aver raccolto la denuncia del rapimento di Sophia e un furto di una motocicletta nella regione in cui viveva la ragazza. Per la polizia, la zia della piccola stessa ha indicato agli inquirenti il vicino di casa come possibile sospetto del delitto terribile.
“Abbiamo parlato con la zia della ragazza” – riferiscono gli inquirenti – “Ci ha detto che il vicino sarebbe l’indiziato a suo avviso del sequestro della nipote, visto che i testimoni hanno detto che era stato l’unico visto per strada quando la ragazza è scomparsa”. A quanto pare, le successive indagini hanno confermato la tesi della donna.
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Dopo le prime segnalazioni, i poliziotti si sono messi alla ricerca della ragazza e dell’indiziato. Era intorno all’una di notte di questo sabato quando gli agenti hanno avvistato il ragazzo uscire da un’area di vegetazione. Interrogato, l’indagato ha risposto che stava “giocando a nascondino con gli amici”, ha commentato il delegato alle indagini da parte delle forze dell’ordine.
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In questura il 18enne ha confessato il furto della moto, il rapimento, lo stupro e l’omicidio di Sophia. Questa la ricostruzione delle forze dell’ordine, basata soprattutto sulla confessione del giovane: “Il ragazzo ha rubato la moto. Poi, tornando a casa, ha visto la bambina sul marciapiede, l’ha presa in braccio e l’ha portata in una piantagione di soia. Lì ha legato la piccola con le mani dietro la schiena, l’ha abusata sessualmente e poi, con i vestiti della ragazza l’ha impiccata fino a perdere i sensi”.