L’amaro destino di un giovane di 29 anni, fuggito dalla guerra in Ucraina e morto in un incidente stradale avvenuto in Sicilia.
Una vicenda straziante quella che ha avuto luogo a Terrasini, in provincia di Palermo, e che ha come vittima un giovane di appena 29 anni, la cui storia ha commosso davvero tutti. Non ci sono infatti parole per descrivere quanto accaduto a questo ragazzo, che era fuggito nei mesi scorsi dalla guerra in Ucraina e invece ha purtroppo trovato la morte tragica in un incidente stradale sulle strade della Sicilia.
I soccorritori, infatti, nulla hanno potuto fare nelle scorse ore per salvare la vita di Denys Armenenko, questo il nome del povero ragazzo morto in Via Calarossa. Dopo lo scoppio della guerra, il giovane e la moglie, entrambi veterinari, avevano deciso di darsi un’altra possibilità e di fuggire dall’Ucraina. Una scelta presa da molti profughi del Paese ai confini con l’Europa.
Il destino tragico di un giovane fuggito dalla guerra in Ucraina
Avevano dunque fatto i bagagli e si erano trasferiti in Italia: qui avevano rapidamente trovato sia una sistemazione abitativa che un lavoro. La loro nuova vita andava davvero molto bene, ma il tragico destino ha spezzato la ritrovata serenità di questa famiglia, la notte scorsa. Il giovane veterinario ucraino, che insieme alla moglie ha un figlio di pochi anni, era alla guida della sua Hyundai.
Non sappiamo esattamente cosa possa aver determinato l’impatto, ma sta di fatto che la sua auto ha improvvisamente sbandato, andato a colpire in pieno un muretto che delimita l’ingresso di un parco giochi. Secondo una delle ipotesi in campo, il 29enne avrebbe avuto un malore. Purtroppo, nonostante l’arrivo immediato dei soccorritori, nulla è stato potuto fare per salvare la vita al giovane papà.
Secondo quanto riferito, dopo l’impatto, alcune persone – sentendo una specie di boato – sono uscite di casa e hanno chiamato il pronto intervento. Sul posto anche i vigili del fuoco, che hanno operato per liberare il povero uomo dalle lamiere contorte. Per lui non c’era però nulla da fare: un destino che si incrocia con quello di una giovane mamma russa, residente sempre in Italia, morta per aver rinunciato alla chemio pur di vedere nascere il suo terzo figlio.